Menu Chiudi

SPIAGGE/ L’UE ALL’ITALIA: “DUE MESI PER ADEGUARSI ALLA DIRETTIVA SULLE CONCESSIONI”

In una lettera inviata al Governo la Commissione spiega che nei dati presentati manca una valutazione qualitativa delle aree in cui è effettivamente possibile fornire servizi balneari.

In una lettera inviata al Governo la Commissione Europea chiede all’Italia di adeguarsi alla direttiva sui servizi balneari entro due mesi. L’Unione Europea contesta l’esito del tavolo tecnico sui balneari secondo cui la quota di aree occupate dalle concessioni equivale al 33% delle aree disponibili, perché “non riflette una valutazione qualitativa delle aree in cui è effettivamente possibile fornire servizi di concessione balneare” e “non tiene conto delle situazioni specifiche a livello regionale e comunale”. In particolare, prosegue la Commissione, il documento chiarisce che sono state incluse anche “le aree di costa di minore accessibilità”.

“Confidiamo in una soluzione strutturale ed equilibrata socialmente ed economicamente sostenibile” commenta Antonio Capacchione, presidente del sindacato italiano balneari: “Il termine dei 60 giorni per l’eventuale recepimento delle indicazioni della Commissione Europea non è tassativo, così come non è scontato il suo ricorso alla Corte di giustizia”.