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MAFIA: AGGUATO IN BRUSCHETTERIA A VIESTE, I FRATELLI “BAFFINO” AGO DELLA BILANCIA NEL PROCESSO AI DUE IMPUTATI

Acquisiti i verbali d’interrogatorio di Andrea Quitadamo. A febbraio l’attesissima udienza con il fratello Antonio, principale pentito della malavita garganica.

Procede spedito il processo ad Angelo Bonsanto e Gianluigi Troiano, accusati di aver preso parte all’omicidio di Omar Trotta in una bruschetteria di Vieste. Un fatto risalente al 27 luglio 2017. Bonsanto, 33enne di San Severo, è sospettato di essere stato uno dei due esecutori materiali mentre Troiano, 31enne viestano detto “U’ Minorenn” o “il piccolino” avrebbe indicato la vittima ai sicari presenziando nel ristorante della vittima al momento dell’agguato. Ma mentre il sanseverese è in carcere per altre vicende, il garganico è latitante dal dicembre del 2021.

ieri in Corte d’Assise a Foggia sono stati acquisiti i verbali di interrogatorio del pentito Andrea Quitadamo alias “Baffino junior” che per la difesa conterrebbero contraddizioni da far valere durante la discussione. Il pentito non sarà sentito anche per la rinuncia da parte dell’accusa. A febbraio attesissima udienza, prevista la testimonianza di Antonio Quitadamo detto “Baffino”, fratello maggiore di Andrea e collaboratore di giustizia più rilevante della mafia garganica.

Per l’omicidio Trotta – ma anche per altri reati – sono stati condannati in abbreviato a Bari, processo “Omnia Nostra”, il boss Marco Raduano detto “Pallone”, 40enne latitante di Vieste al quale è stato inflitto l’ergastolo e i pentiti Danilo Della Malva alias “U’ Meticcio” e lo stesso Antonio Quitadamo che avrebbero rispettivamente fornito favori logistici e consegnato un’arma ai sicari. I giudici hanno condannato Della Malva a 11 anni e Quitadamo a 12 anni e 4 mesi, entrambi con l’attenuante della collaborazione con la giustizia.

L’omicidio Trotta sarebbe stato deciso da Raduano, desideroso di vendicare la morte del parente Gianpiero Vescera ed acquisire l’assoluto controllo del narcotraffico a Vieste superando i rivali del clan Iannoli-Perna, gruppo criminale ormai azzerato alla luce delle lunghe condanne per i cugini Iannoli e dell’omicidio di Girolamo Perna detto “Peppa Pig”, nemesi di “Pallone” nella città del Pizzomunno.

immediato.net