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Dalla Regione ‘Puglia giovani’ contro la dispersione scolastica (al +23,9%)

Progetto ‘Dal Gargano al Salento formazione al 100%

 

Dispersione scolastica: la Puglia è al 23,9%, terz’ultima regione italiana se si pensa che il tasso medio italiano è del 20,6%. I dati, diffusi dall’assessorato pugliese alla Formazione professionale, tracciano un quadro negativo se si pensa che la stessa Regione ha promosso ‘Bollenti Spiriti’ e ‘Ritorno al futuro’.
Fortunatamente, nelle scuole elementari, è “fisiologici” (0,040 % – di cui 0,019 % per evasioni e 0,021 % per abbandoni); è ancora significativa, anche se in modo leggermente più contenuto rispetto all’ultimo decennio, nelle scuole secondarie di I grado (0,490 % – di cui 0,287 % per evasioni e 0,021 per abbandoni).
 Nelle scuole secondarie di secondo grado, i valori diminuiscono di poco rispetto allo scorso anno scolastico e gli istituti professionali si confermano come quelli aventi i valori più elevati (3,348% – di cui 1,340% per evasioni e 2,008 % per abbandoni). C’è subito la risposta dell’assessore Barbieri: “per fronteggiare il fenomeno sono stati attivati percorsi integrati di istruzione e formazione professionale”.
Un esempio? ‘Puglia giovani: dal Gargano al Salento, formazione al 100%’ che si terrà (per il secondo anno consecutivo) a Lecce domani. L’evento, unico a livello nazionale, è dedicato a tutti gli allievi che frequentano sul territorio regionale corsi di Obbligo Formativo (percorsi formativi triennali destinati a ragazzi dai 14 ai 18 anni che non hanno iniziato o concluso gli studi di scuola secondaria superiore).
Fin ad oggi sono stati attivati 512 percorsi di cui 213 biennali e 299 triennali. I percorsi formativi sono stati 70 suddivisi così: 26 a Bari, 13 a Lecce, 12 a Foggia, 11 a Taranto e 8 a Brindisi. Nell’indagine regionale, il 48% dei ragazzi che hanno fatto formazione, risulta già occupato. Va anche detto che il merito della Regione Puglia è stato di approvare la legge ‘Disciplina in materia di apprendistato professionalizzante’.
Giudizio positivo per merito e metodo. Il progetto per i giovani, completamente autofinanziato da 27 enti di Fp ha riguardato 600 ore di stage in azienda sulle 3600 complessive. La formazione professionale passa anche dalla Province: la Regione ha infatti firmato il trasferimento di risorse europee, in nome del decentramento, alle Province.
Lo stanziamento complessivo del Fse è di circa un 1,3 miliardi fino al 2013. Le Province potranno gestirne 387 milioni. In quali casi? Per la formazione e la qualificazione nei settori del turismo, dei beni culturali e ambientali, della tutela delle acque, della gestione dei rifiuti.
Ma anche per lo sviluppo dell’innovazione nelle imprese, per l’istruzione e la formazione tecnica superiore nelle scuole, per supportare la qualificazione professionale delle donne e degli immigrati. La domanda: e chi vuole invece investire in un’attività propria e non ha i fondi necessari?
C’è ‘Start Up’: per il bando sono complessivamente disponibili ben 43 milioni di Euro. I contributi per ogni microimpresa coprono una parte delle spese ammissibili e arrivano fino a 400mila Euro, suddivisi tra contributi agli investimenti in conto impianti e contributi in conto esercizio per lo start up.