Ancora una scoperta di cimitero di automobili, un rinvenimento eccezionale sia perché situato sul Gargano e sia perché è vecchio di mezzo secolo.
A compiere la stupefacente scoperta la “volpe” dei reati ambientali, Giuseppe Marasco, comandante del valoroso corpo degli ispettori ambientali volontari “CIVILIS”.
«Una situazione incredibile, un cimitero di automobili laddove meno te lo aspetti, nel cuore del Gargano Nazionale del Gargano, il monumento alla natura per eccellenza e cosa ancora più incredibile era li da oltre cinquant’anni senza che nessuno mai se ne sia accorto o che sia intervenuto» lamenta Marasco che era in perlustrazione del territorio col tenente Lino Murgo.
Il rinvenimento in località Ruggiano insieme a San Salvatore, Pastini e Tomaiuolo borgate garganiche del Comune di Manfredonia. «Stavamo percorrendo un tratturo interno quando ci siano imbattuti in quel macabro spettacolo.
Non credevamo ai nostri occhi. Un deposito di carcasse di automobili ormai ridotte a ferro arrugginito. Guardando il tipo di automobili ci siamo resi conto che erano modelli non più in circolazione. Risalenti almeno una cinquantina di anni fa. E nessuno le ha mai viste e denunciate. Incredibile».
Marasco come sua prassi ha avvertito i Carabinieri,e la Polizia locale di Manfredonia.
Sul posto sono arrivati l’ispettore superiore Michele Prencipe e l’assistente Antonietta Tardio della Polizia locale di Manfredonia, e tre carri attrezzi del deposito giudiziario ACI di pasquale Rinaldi che hanno provveduto a rimuovere quei rottami e ripulire l’area interessata.
«Anche il Gargano fatto scempio – ha osservato il Comandante Marasco – di azioni criminali che sono dei veri attentati alla bellezza della natura del Gargano e alla sicurezza pubblica. A questo punto c’è da chiedersi quanti altri siti sono sparsi per il Gargano e nell’intera Capitanata, dove vengono buttati rifiuti di ogni genere».