Le vicende reali di una transessuale in uno spettacolo teatrale all’Adriatico di Vieste. “Una ragazza che ha trovato solo uomini che l’hanno sfruttata”.
Sold out all’Adriatico di Vieste per lo spettacolo teatrale di Vladimir Luxuria nei panni di «Princesa», storia vera di una transessuale. “Una ragazza che ha sempre sperato di coronare il sogno dell’amore, alla ricerca del suo principe azzurro.
Era una ragazza che voleva fare una vita tranquilla, invece ha trovato uomini che l’hanno sfruttata, si è ritrovata a prostituirsi, a fare uso di alcol e di droga perché non sopportava rapporti sessuali con questi uomini in quanto obbligata, come succede oggi a tante trans precluse dal mondo del lavoro. Ho sentito quasi un dovere morale raccontare la storia di Princesa, la storia di quella che potevo essere io, se fossi stata meno fortunata”.
Poi il suo rapporto agrodolce con la sua Foggia, dove dice di aver preso botte. “Ma non per colpa di Foggia, non ho mai colpevolizzato la mia città. Poteva succedere anche a Treviso piuttosto che in un altro luogo. Era un periodo di mentalità di quel periodo.
Era come se vestendomi da donna, per alcuni uomini era come se io mi degradassi. Una mentalità patriarcale, e chi si offende ha la coda di paglia infiammabile. Ho ricevuto offese, in molti mi definivano mezza femmina, insulti, sputi, lancio di oggetti, botte. Ma tutto questo non mi ha mai infettata con l’idea di restituire questo odio agli altri”.
La Foggia amministrata da una donna? “Intanto abbiamo finalmente una città guidata da persone oneste che ci tengono alla propria città. Foggia può e deve cambiare passo, la sindaca non è una donna che si rassegna facilmente, come del resto i foggiani. Mi piacerebbe contribuire in ogni modo, soprattutto al rilancio culturale di Foggia. Io ci sono”.
saverio serlenga