Forse non tutti sanno che a Vieste c’è un signore, Pasquale Mattera,che da anni ha costruito un diorama ligneo raffigurante la bella cittadina garganica, in ogni suo singolo dettaglio, ambientato negli anni ‘50, i cui personaggi e le scene si muovono in maniera dinamica.
Una sorta di presepe della Vieste che fu, con tutte le sue luci, i suoi straordinari color, che racconta in maniera dinamica gli antichi mestieri, capace di far restare a bocca aperta turisti e cittadini grandi e piccini.
Come se non bastasse l’esposizione è gratuita e, come confidato da molti viestani, tutte le persone che lo visitano, soprattutto i bambini, che ne restano affascinati e meravigliati. “Ho iniziato questa esperienza nel 2016, anno in cui è venuta fuori la mia indole, momento in cui ho deciso di unire tra loro due grandi passioni: l’elettronica e il legno – spiega a l’Attacco Pasquale Matterà – ho cominciato questo lavoro per impegnare la mente, dopo aver riscontrato problematiche serie al livello salutare.
Pian piano il lavoro ha preso corpo, ci ho preso gusto. La realizzazione è molto piaciuta alle persone che l’hanno vista. Da qui l’idea di continuare. Oggi sono sei anni che mi occupo di questo: ricreo più o meno un quartiere ogni anno, con tutte le caratteristiche architettoniche di Vieste, dando vita ai personaggi realmente vissuti sui quali mi sono documentato con approfondite ricerche realizzate anche grazie ai parenti”. Un buon 80% dell’opera è stata dedicata agli emigranti, “mi regalano una straordinaria gratificazione-aggiunge Mattera -queste persone, una volta tornate a Vieste, quasi piangono a rivedere una Vieste che hanno conosciuto in quegli anni e che oggi non esiste più”.
L’ultimo blocco realizzato rappresenta la Piazzetta del Seggio con altre botteghe, pescatori ed altro. “Ogni anno realizzo per Natale un blocco – dice. Finito il periodo natalizio mi metto subito all’opera per quello successivo. Ho cominciato a dedicarmi ad uno nuovo.
Comincio ad avere problemi di spazio in un locale di concessione demaniale, ora del Comune di Vieste. Nel 2023 chiesi un locale più idoneo, magari in comodato d’uso, anche in affitto o addirittura comunale in quanto l’esposizione è permanente, resta aperta tutto l’anno anche nei festivi in maniera del tutto gratuita’’.
Quello sugli spazi però, non è l’unico problema che affligge Pasquale Matterà e che mina di fatto la sua straordinaria opera. Purtroppo questo straordinario lavoro fatto con passione e dedizione è stato negli anni poco valorizzato.
Ciliegina sulla torta, ultimamente il locale che ospita il laboratorio e la mostra sta cedendo. Il tutto nel silenzio assordante delle istituzioni locali.
“Adesso ho l’urgenza di trasferirmi in quanto sta cedendo il tetto del locale – aggiunge Matterà – è già crollato un pezzo che ha causato già dei danni. Fortunatamente non mi trovavo sotto, in quanto i pezzi dei calcinacci arrivano a pesare anche 16 kg. Il locale, tecnicamente è del Comune.
Dunque fin da subito ho provveduto ad inviare delle Pec all’Ufficio Tecnico, al Sindaco, all’assessore al Turismo e all’assessore alla Cultura. Ma non ho ricevuto alcun riscontro. Così ho deciso di chiamare un tecnico, a mie spese, per una perizia che ha stabilito l’inagibilità del locale. Il pericolo c’è, mi sto adesso attivando a cercare un locale ovunque, anche fuori paese”.
Come annunciato da Pasquale Matterà, amministratori, assessori e uffici dì competenza sono stati tutti informati del problema ma al momento nessun riscontro è arrivato al problema.
Sarebbe un peccato che l’amministrazione comunale ignorasse completamente questa bellezza, e la passione di un concittadino viestano che, rimboccato le maniche, ha saputo ricostruire con le sue mani le meraviglie della Vieste degli anni ’50.
L’esposizione, infatti, rappresenta una potenzialità perché catapulta i visitatori nella storia e nel fascino della cittadina garganica, con i suoi mestieri perduti, i suoi abitanti e le sue incredibili bellezze architettoniche.
l’attacco