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TRE CONI GAMBERO ROSSO ALLA “MICHEL” DI PESCHICI

Ancora un risultato straordinario per la gelateria Michel di Peschici che appena pochi giorni fa si è aggiudicata il terzo cono della notoria guida Gambero Rosso. Il gelato artigianale in Italia sta vivendo un momento d’oro con un giro d’affari che ha visto, nel 2023, un incremento del 11%.

Un trend positivo riscontrato anche dagli organizzatori del Gelato Day (che si terrà anche quest’anno il 24 marzo) che vede il sottozero protagonista non solo d’estate, con un incremento del consumo durante tutto l’anno del +13%, facendo ben sperare per il futuro di tutta la filiera che nel suo complesso (gelaterie, ingredienti, macchine, attrezzature, vetrine) vale oltre 4 miliardi di euro e dà lavoro a più di 100mila persone. Un settore florido dal punto di vista dei numeri, ma anche della qualità, come fotografa l’ottava edizione della guida Gelaterie d’Italia, presentata al Sigep.

“Due le gelaterie scelte in tutta la Puglia, noi e la G&Co di Tricase – spiega Michel Draicchio, titolare della nota gelateria peschiciana che ha agguantato il terzo cono della Guida – una grande soddisfazione, come sempre. Siamo aperti da ben 25 anni, ma non è il tempo a fare la differenza, è l’approccio che si ha nel fare quella determinata cosa. Creare dei copia e incolla non fa crescere – ribadisce – ogni anno la frase d’ordine è una sola: non adagiarsi mai sugli allori per i risultati raggiunti. Con umiltà cerchiamo sempre di andare oltre ciò che già sappiamo fare. Poi passione, dedizione e amore verso questo mestiere rappresentano davvero l’input per andare avanti. Sita nel cuore del centro di Peschici, la Michel è una gelateria di nicchia che ha sempre prediletto le peculiarità del Gargano, della Daunia e della Puglia. Sulla porta d’ingresso campeggia una scritta evocativa: “storia e cultura gastronomica e garganica in un gelato”.

Un messaggio forte e chiaro che ben fa capire cosa attende ai visitatori una volta varcata la soglia del locale. “Sin dall’inizio abbiamo cercato di riproporre quelli che sono i dolci locali, quelli solitamente mangiati in tempi di festa, a Natale, ad Ognissanti, a Pasqua – dice Draicchio – abbiamo quindi cercato di rivisitare certe prelibatezze in gelato e lo facciamo da decenni quando il km zero e la sostenibilità non erano ancora ingredienti che entravano nelle gelaterie di allora che invece copiavano i prodotti dei grandi marchi, penso alla Ferrero e ai gelati alla nutella a al Kinder. Fin da subito abbiamo cercato di dare un’impronta diversa e non è stato facile – ammette – nei primi tempi capitava spesso di gettare via del gelato perché la gente non ci capiva, non capiva la nostra idea, cosa volevamo esprimere con la nostra filosofia. Da sempre volevamo far assaggiare ai visitatori le peculiarità del nostro territorio in gelato. Penso allo slow food pugliese, all’lgp e tanto altro”. La caparbietà del team, la voglia di fare e la continua ricerca delle migliori materie prime hanno poi avuto la meglio fino a portare la gelateria Michel tra le migliori 70 d’Italia. Prendiamo i pistacchi di Bronte, la nocciola Igp, le mandorle di San Giovanni Rotondo (varietà Tuono e Fra Giulio) da un produttore che fa agricoltura biologica; ed ancora usiamo le fave di Carpino, gli agrumi di Rodi Garganico, il caciocavallo podolico, il primo sale di ricotta di Capra Garganica, la barrata di Andria. E tanto altro ancora.

Abbiamo anche rivisitato diversi piatti locali – confessa Draicchio – penso al gelato al pancotto, tipica specialità dei foggiano, ai lampascioni, ai pomodori secchi, all’olio d’oliva, ai fichi secchi, alle mandorle atterrate, allo yogurt locale con ricotta di bufala e zafferano. Non usiamo mai frutta esotica ma solo quella locale. Abbiamo un piccolo terreno da cui derivano diversi prodotti da cui facciamo i nostri gelati. A differenza delle altre gelaterie la Michele offre un gelato di nicchia, che non si trova da nessun’altra parte”.

E sull’anno appena arrivato Michel Draicchio aggiunge: “Cosa mi auguro dal futuro? Di mantenere sempre la stessa qualità dei prodotti che offriamo. Mi auguro di essere sempre costante nel tempo e di portare avanti il buon nome della mia terra. Un ringraziamento va alla mia compagna, Stefania Vecera e al mio team Isabella, Francesco e Andrea” – conclude.

l’attacco