In fuga dal febbraio dello scorso anno era nell’elenco dei primi dieci ricercati italiani.
Marco Raduano, 40 anni, boss viestano al vertice dell’omonimo clan, ergastolano inserito nell’elenco dei primi 10 ricercati italiani e nell’elenco dell’Europol, è stato catturato in Corsica dopo quasi un anno: fuggì dal carcere di Nuoro di Badu’ E Carros il 24 febbraio 2023, calandosi dal muro di cinta del penitenziario con delle lenzuola annodate. Secondo la prima ricostruzione sarebbe stato catturato mentre era a cena con una donna.
L’operazione è stata coordinata dal Ros dei carabinieri in collaborazione con l’Interpol. A quanto si apprende sarebbe stato catturato anche Gianluigi Troiano, trentenne viestano, latitante dall’11 dicembre 2021 quando evase dai domiciliari dove scontava 9 anni e 2 mesi per traffico di droga.
Marco Raduano era detenuto nel carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro in regime di alta sicurezza e su di lui gravano condanne che avrebbe dovuto finire di scontare nel 2046.
Una ventina di giorni prima della fuga, il 3 febbraio dell’anno scorso, gli era stata notificata una nuova condanna diventata definitiva a 19 anni di reclusione, più tre anni di libertà vigilata, dopo che la Cassazione aveva giudicato inammissibile il ricorso da lui presentato.
Si tratta di una condanna legata alla maxi operazione antimafia Neve di Marzo, coordinata dalla Dda di Bari e portata a termine a Vieste nell’ottobre del 2019 quando fu sgominata un’associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico, aggravato dal metodo mafioso, che utilizzava anche armi da guerra.
Il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti: «Per la città è un giorno di festa»
Appresa la notizia della cattura dei due latitanti, il sindaco Giuseppe Nobiletti afferma che «per la città di Vieste è un giorno di festa» non solo per «l’arresto di Raduano e Troiano ma anche per il coraggio e la dedizione delle forze dell’ordine che ogni giorno lavorano per garantire il nostro benessere».