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SLITTA DI DUE MESI IL PROCESSO OMAR TROTTA AMMAZZATO A VIESTE NELL’ESTATE DEL 2017

Si stoppa sino al 22 marzo in attesa dell’estradizione in Italia di Gianluigi Troiano, il processo in corte d’assise a Foggia iniziato a febbraio 2023 per l’omicidio di Omar Trotta, il giovane viestano ucciso a colpi di pistola il primo pomeriggio del 27 luglio 2017 nel suo ristorante sotto gli occhi della moglie e della figlioletta, agguato collegato alla guerra di mafia locale tra il clan Raduano e i rivali Perna/Iannoli: a Vieste dal gennaio 2015 all’agosto 2022 ci sono stati 19 fatti di sangue con 10 morti, 1 lupara bianca, e una serie di agguati falliti.

Due killer armati di pistola fecero irruzione nel ristorante, uccisero Trotta e ferirono l’amico Tommaso Toniamolo che era in sua compagnia. Di concorso in omicidio rispondono Angelo Bonsanto, 35 anni di Lesina, detenuto per altre vicende processuali, ritenuto colui che sparò a Trotta: e Gianluigi Troiano. 33 anni, viestano, che sarebbe entrato nel ristorante poco prima del delitto per assicurarsi della presenza della vittima e avvisare telefonicamente i sicari. I due imputati difesi dagli avvocati Luigi Marinelli e Salvatore Vescera, respingono le accuse.

Troiano sino a 4 giorni fa era latitante per essere evaso l’11 dicembre 2021 dagli arresti domiciliari a Campomarino dove scontava una condanna a 9 anni e 2 mesi per traffico di droga. Il 30 gennaio scorso i carabinieri del Ros l’hanno rintracciato e catturato in Spagna, vicino Granada, come comunicato in aula dal pm della Dda Ettore Cardinali; il che significa che l’imputato, a piede libero per il processo in corso, ha ora diritto di presenziare alle udienze: da qui la necessità di rinviare il processo al 22 marzo in attesa dell’estradizione dalla Spagna in Italia.

Nella prossima udienza verrà interrogato il pentito mattinatese Antonio Quitadamo, detto “Baffino”, già esponente di spicco del clan Romito di Manfredonia (ora denominato gruppo Lombardi/Ricucci/La Torre), reo confesso dell’omicidio Trotta perché avrebbe consegnato la propria pistola a uno dei killer che la usò per l’agguato, e li avrebbe accompagnati in auto lontano da Vieste subito dopo il delitto.

Per l’omicidio Trotta sono stati già condannati alti tre garganici nel processo abbreviato di primo grado celebrato davanti al gup di Bari e concluso a fine ottobre 2023: ergastolo a Marco Raduano, quarantenne, capo dell’omonimo clan, ritenuto il mandante dell’agguato, catturato due giorni fa a Bastia in Corsica dopo essere evaso il 24 febbraio 2023 dal carcere; Quitadamo, cui sono stati inflitti 12 anni e 4 mesi anche per mafia e altri reati; e il viestano Danilo Pietro Della Malva, pure lui collaboratore di Giustizia, condannato a 11 anni anche per mafia e altri reati.