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VICO/ TURISMO DEL MARE, TURISMO DEI MONTI. UN CONFLITTO MAI RISOLTO.   

L’Osservatorio di Pugliapromozione ha pubblicato  il rapporto sull’andamento del turismo 2023. Come sempre succede ognuno l’ha letto secondo interesse. Chi ha stappato una bottiglia di bollicine, chi si lecca le ferite, chi riflette e studia per il domani.

Discutibile, opinabile, un po’ ideologica, appare a molti la presa di posizione del presidente di Federalberghi della provincia di Foggia, Gino Notarangelo:” Analizzando i dati, dobbiamo prendere atto che l’estate 2023 non è andata bene e che la mancanza di crescita turistica del Gargano comincia dal 2016, in coincidenza con il cambio dei vertici di Pugliapromozione, e registra una flessione di 132mila presenze al 2023 (-3,2%).Non si può fare gli struzzi con la testa sotto la sabbia di fronte ai risultati negativi di Peschici (-17,35%), Mattinata (-23,66) e Manfredonia (-9,15%) e fingere soddisfazione solo per la tenuta di Vieste (+2,78%) e le buone performance di Monte Sant’Angelo (+32,14%) e San Giovanni Rotondo (+15%)”. 

Aggiunge: “Cosa ci ha portato a questi risultati e a questi importanti segnali di crisi? Sicuramente una programmazione complessiva della Puglia inesistente, il mancato coinvolgimento degli operatori turistici e delle loro organizzazioni rappresentative e dei territori, e le scelte non azzeccate rispetto all’identificazione dei prodotti turistici di punta, alla promozione e alla sua poco efficace tempistica. Non si può ignorare il mare come prodotto di punta e il mercato italiano come core business dell’apporto turistico al Pil regionale.

Certo, bisogna prestare grande attenzione ai nuovi fenomeni del turismo esperienziale (bike, cultura, tradizioni popolari e religiose, natura, sport, grandi eventi, ecc.) senza dimenticare, però, che il mare resta centrale. E in Regione queste ‘dimenticanze’ sono diventate sistema e le risorse investite hanno creato molta confusione tra il turismo e la cultura, a favore di quest’ultima, con deliberazioni tutte indistintamente rubricate quali azioni di marketing territoriale. Di conseguenza, la confusione comunicativa di Pugliapromozione, che annualmente investe budget molto importanti, ha penalizzato il prodotto mare.”

Una più attenta lettura del Rapporto 2023 evidenzia che:”… il trend del mercato domestico che, per via di una complessiva erosione del potere di acquisto degli italiani, ha portato a incrementi dei viaggi nei periodi di bassa stagione o agli short break, sostanzialmente preferiti alle vacanze lunghe.

Il caro carburante ha inciso anche sui viaggi dei turisti provenienti da regioni lontane e incrementato il turismo di prossimità. E’ vero che la provincia di Foggia registra una flessione di turisti italiani e che certi cartelloni estivi sono più un caravanserraglio che proposte culturali, ma vi è una interessante presenza di turisti stranieri in cerca di “altro turismo”.

Per questo appare come moneta fuori corso riaprire un conflitto fra mare e interno, attribuendo alla vacanza “mare” un valore concorrenziale ad altre tipologie di turismo. Un recente rapporto sul Turismo dei cibi e della cucina; il desiderio dei palati raffinati; il Turismo dell’olio, del vino, della birra e del gelato artigianale; dei souvenir gastronomici, disegnano  il profilo di un nuovo turista e gli operatori più svegli e acculturati si preparano all’organizzazione di veri e propri Hub enogastronomici.

Su scala locale, per quello che vale, la recente festa di San Valentino patrono ha dimostrato il valore del turismo alternativo e fuori stagione. Una giornata straordinaria che ha accontentato tutti; cosa rara dalle nostre parti.

Cordialmente!

michele angelicchio