Menu Chiudi

SALVIAMO LE TORRI DEL VARANO/ LA REPLICA DI ROTA A LAGANELLA SULLE TORRI DEL VARANO

Mi vedo costretto a rispondere a Giuseppe Laganella anche se non amo le polemiche protratte oltremodo specialmente su questioni come quella delle Torri di Varano, che dovrebbero unire anziché dividere. Lo farò stavolta, dopodiché mi asterrò da ulteriori commenti.

Appare imbarazzante come il Sig. Laganella tenga a voler sostenere delle tesi ampiamente discutibili: come ben sa, le Istituzioni (come in questo caso la Soprintendenza) hanno dei tempi di risposta e reazione che non sono mai immediati. È comprensibile, anche se certamente la situazione aveva (e ha) i caratteri dell’urgenza, che ad una segnalazione giunta dal Segretario Mario Turetta inerente le Torri di Varano giunta il 17 Gennaio, il sopralluogo si sia svolto dopo 3 settimane. Sono anni che tutti (Laganella compreso) facciamo segnalazioni, ma il crollo avvenuto a Gennaio ha sicuramente smosso le cose.

Il fatto che l’ex Sottosegretario Sgarbi abbia fatto effettuare una telefonata da un suo collaboratore alla Soprintendenza nessuno lo nega, ma dobbiamo ricordare che tale iniziativa è avvenuta solo dopo che, nel pieno della bufera mediatica sulle indagini in corso a carico di Sgarbi, la testata giornalistica nazionale “Il fatto Quotidiano” ha pubblicato un articolo che riportava il seguente titolo: “Sgarbi, ostriche e poi silenzio. E intanto la torre del ‘200 crolla”, che si può consultare al seguente link: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/01/31/sgarbi-ostriche-e-poi-silenzio-intanto-la-torre-del-200-crolla/7428065/

Tale articolo, a firma di Thomas Mackinson, è stato realizzato con la collaborazione proprio di Giuseppe Laganella, che illustrava giustamente come Vittorio Sgarbi, dopo un sopralluogo effettuato nel 2021 presso le Torri di Varano, se ne fosse dimenticato nonostante le promesse di occuparsene qualora fosse stato nominato con una carica pubblica.

Tale carica è arrivata nel 2022, con il governo Meloni in cui Sgarbi è stato nominato Sottosegretario al Ministero della Cultura. Da quel momento, come in più occasioni proprio Laganella ha raccontato, Sgarbi non ha dimostrato altri segnali di interesse per la questione e pare senza nemmeno più rispondere.

Idem alla email PEC inviata da Teresa Rauzino all’ex Sottosegretario Sgarbi nel Settembre 2023, completamente ignorata. Una PEC è una comunicazione che l’ufficio di una carica pubblica non dovrebbe ignorare, specialmente se riguardante una situazione di imminente pericolo di crollo di due Torri medievali e specialmente se riguarda qualcosa di cui è già perfettamente a conoscenza per via di un sopralluogo effettuato anni prima.

Basterebbe questo per chiudere ogni discussione, ma tengo a precisare che sono stato costretto a rispondere pubblicamente all’articolo del quotidiano “L’Attacco” del 17 Febbraio, in quanto viene descritto che Sgarbi si intesta la “svolta” relativa alla situazione delle Torri di Varano, e anche perché nel comitato per la salvaguardia delle Torri di Varano, di cui facevo parte, era ormai calato il silenzio e non mi veniva fornita risposta all’opposizione su tale questione.

Ecco, il punto è proprio questo: se Sgarbi fa o farà qualcosa di buono per le Torri, sicuramente gliene verrà reso merito, ma in questo momento e dopo tutto il disinteresse dimostrato per anni, trovo profondamente sbagliato che ora venga descritto come quello delle “svolte” o dei “pronto soccorso” culturali. Inoltre, trovo profondamente sbagliato che passi il messaggio che le Istituzioni si muovono solo se a fare le telefonate è Sgarbi, sminuendo il lavoro di chi tali istituzioni le rappresenta, pur con tutte le critiche che si possano sollevare su tempistiche e interventi.

Perché allora Sgarbi non è intervenuto nel pieno del suo ruolo di Sottosegretario al Ministero della Cultura, quando era in carica? Perché si è ridotto a tornare sulla questione solo dopo le critiche sollevate?

Fosse stato davvero l’uomo del “Pronto Soccorso culturale”, a quest’ora (il suo sopralluogo era del 2021!) le Torri probabilmente sarebbero state già restaurate dopo tutti gli iter burocratici necessari, non saremmo ancora qui a parlarne, e la scalinata crollata a Gennaio 2024 probabilmente non sarebbe venuta giù.

Per quanto riguarda il tema visibilità, rispondo a Laganella che non sono di certo io quello che pubblica articoli sottolineando le sue amicizie con personaggi famosi, e che, pur dichiarandosi coordinatore di un comitato per la salvaguardia delle Torri di Varano, di cui ho fatto parte per un breve periodo e da cui sono stato arbitrariamente allontanato, non ammetteva punti di vista differenti dal suo e agiva di sua iniziativa senza prima discuterne con tutti i membri.

Salviamo le Torri di Varano” è un’iniziativa comune, ma è giusto che le cose vengano fatte per bene e non vengano fatte dichiarazioni fuorvianti.

Nessuno toglie il riconoscimento a Laganella per il suo impegno pluriennale, ma come ho già ribadito, le Torri non devono essere utilizzate per la visibilità personale, e su questo argomento Laganella che si descrive come “amico” di Sgarbi dovrebbe andare a rileggersi quanto scriveva in questo suo articolo:

Chiudo rispondendo ancora a Laganella che dice di essere nato ben prima di me: anziché osteggiare l’intervento appassionato di una persona (quale che sia la sua età anagrafica), avrebbe potuto rispondermi quando ponevo dei quesiti o dei dubbi su questi argomenti.

Avrebbe anche potuto firmare la petizione che al momento ha raggiunto più di 640 firme e che nasceva proprio come una delle iniziative-chiave del comitato.

Avrebbe potuto chiarirmi quali sono state le motivazioni per cui prima ha descritto Sgarbi come uno che aveva abbandonato le Torri a loro stesse, mentre ora rinnega completamente che ciò sia avvenuto, nonostante le sue dichiarazioni ad una testata nazionale ( Il Fatto quotidiano).

Avrebbe potuto dirci qual è il valore aggiunto di insistere a tutti i costi ad avere un “testimonial”.

Ma d’altronde per Laganella, come ha scritto, sono “l’ultimo arrivato” e quindi me ne dovrei stare zitto e astenermi da qualunque iniziativa: lì comanda lui.

Alessandro Rota

Promotore petizione “Salviamo le Torri del Varano”