In questi giorni, i dati sulle presenze sul Gargano hanno scatenato vivaci discussioni, sollevando diverse considerazioni, tra cui la dubbia affidabilità di tali informazioni.
Aldilà di tutto c’è un mercato che è quello del turismo in continua evoluzione, dalle proposte nuove e differenti in base anche alle tendenze, agli strumenti stessi che permettono più o meno visibilità sul web, quindi alle strategie da mettere in campo considerando tutti questi aspetti.
Sarà che da sempre mi occupo di web e aggiungerei di web turistico in particolare, a tutti i dati di cui sopra, mancano decisamente alcune considerazioni che riguardano appunto “Cosa sta facendo il Gargano sul web”.
Da qui i relativi approfondimenti: “Come si sta posizionando sui canali italiani?, che tipo di Brand per il Gargano stiamo trasferendo sul web? “Quali sono i nostri ulteriori target di riferimento, oltre naturalmente al balneare?”, “Come ci presentiamo su Booking.com in rapporto ad altre mete, Regioni o Aree turistiche?”, e si potrebbe continuare con altri esempi.
Sottolineo che sto parlando esclusivamente del “Posizionamento sul web del Gargano”, pertanto l’unico vero riferimento diventa il Portale “We Are in Puglia” della Regione, che comunque svolge da anni egregiamente il suo compito, ma se escludiamo questo, Booking.com ed altri Portali, ed escludiamo anche piccole realtà consorziali che commercializzano il proprio prodotto, non c’è altro, il Brand Gargano resta relegato tra piccole rappresentanze in più o meno grandi contenitori.
E come nodi al pettine si evince nettamente una mancanza di intenti a livello territoriale, di strategie condivise, di costruzione di un Brand vero ed identificativo, cosa che l’Ente Parco purtroppo non è riuscito ad essere, o ad esserlo ancora. Quindi si continua un po’ come figli di tutti e nessuno, si stringono piccole partnership a volte nel buio, con l’auspicio che vada bene.
Ma il Gargano, riprendendo il discorso su come si muove sul web, ha dimostrato (e non solo in questa occasione) come superare muri impensabili, forse proprio grazie “alla voglia di buttarsi, di crederci, di essere senza volerlo così incontaminato nelle idee”.
E forse pochi sanno che questa strana e sana follia è stata l’artefice del successo avuto sul web dagli anni 2004 in poi.
In quegli anni gli imprenditori di Rodi, Piero Cotugno, Vincenzo D’Errico e Titino Colafrancesco hanno avuto la buona idea di ascoltare un’agenzia conosciuta in fiera, “Network Service di Rimini”. Mentre altri territori, Regioni e Aree turistiche dormivano, il Gargano era sul pezzo, dove la propulsione di Vieste ha fatto una certa differenza. Per chi conosce la mia storia ricorda quanto il Gargano sia stato spinto, posizionandoci per 5 anni come portale più visitato della Puglia. Ma questa è un’altra storia.
Allora il Gargano fu particolarmente sveglio, entrando subito nei circuiti giusti, nelle keyword giuste, anche su Booking.com siamo arrivati tempestivamente. L’Hotel Damato di Peschici è stato il primo, Matteo si fidò subito e per due anni (2005/2006) avevamo carta bianca su chi far entrare, perlopiù a commissioni vantaggiose.
Erano tempi di vero fermento sul web, ma sarebbe errato pensare che non sia uguale ora. Ed è proprio su questo che pongo la riflessione. Cioè, aldilà di alcuni spunti su cosa andava bene prima, focalizzarsi su cosa può fare il Gargano oggi sul web, per essere nuovamente brillante, competitivo, più sveglio di altri. Aggiungo qualcosa su questa ultima considerazione. In quegli anni restavo abbastanza basito nel vedere il web degli Enti, imprenditori e operatori di altri territori così drasticamente dietro noi, dove a parte la Romagna e alcune località della Campania, non avevamo da imparare da nessuno.
Da allora ho apprezzato un po’ di più gli operatori del posto. Se a livello istituzionale abbiamo carenze per via dei nostri pochi voti, sul web queste quasi scompaiono e chi meglio costruisce la propria realtà, più se la gioca alla pari con altri territori.
Oggi che ho il mio studio a Rimini e continuo a dividermi tra la bella Romagna che tanto fa crescere e stimola e il mio Gargano, dove l’unica ma grande differenza sul web tra queste due aree riguarda la digitalizzazione delle imprese. Perché il vero punto è che molti operatori credono che questo aspetto riguardi esclusivamente l’organizzazione aziendale, invece sono strumenti “intelligenti” che permettono di fare un marketing molto potente, oltre che tracciabile per le reali statistiche (cosa che il Gargano deve ancora imparare a fare). Per fare un esempio, la Romagna ha raggiunto livelli del 90/92% in automazioni nelle strutture turistiche, nel Gargano siamo al 7/10%.
Per chi ne ha colto un interesse e vorrebbe semmai approfondire, vi aspetto martedì a Vieste, Ristorante Capriccio, dalle ore 15 dove oltre a condividere un aperitivo insieme, ci sarà Luca Dellavittoria di Rimini a spiegarci un po’ di più su questo mondo.
Colgo l’occasione per invitare anche le pubbliche amministrazioni che hanno trovato interesse sul tema, così da poter condividere le varie impressioni personalmente.
Gaetano Berthoud | Consulente Web