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SONO 28 I LAVORATORI “IN NERO” SCOPERTI DAI REPARTI DELLA GUARDIA DI FINANZA NELL’ULTIMO MESE. CONTROLLI SVOLTI A CERIGNOLA, MANFREDONIA, ACCADIA, CAGNANO VARANO, S. MARCO IN LAMIS E VIESTE.

Le irregolarità riscontate dalle Fiamme Gialle hanno interessato 14 datori di lavoro titolari di attività di ristorazione, bar, pasticcerie, panetterie, rivendita di abbigliamento, ludoteche e un centro estetico che è risultato completamente sconosciuto al fisco in quanto sprovvisto di partita Iva.

Da segnalare anche la posizione di un ristoratore di Cerignola che impiegava esclusivamente manodopera “in nero”.

Nei confronti di 4 titolari delle citate attività è stata avanzata proposta di sospensione dell’attività imprenditoriale in quanto sono state accertate condizioni di lavoro irregolare e/o gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro.

Il lavoro nero è piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste.