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Peschici/ Fasnat e le sue testimonianze

Il 15 luglio si è inaugurata la personale del pittore Fasnat che terrà aperti i battenti fino al 15 agosto del 2009 presso il Comune di Peschici (Fg), ormai punto di riferimento, come sua musa prediletta.

Dipinti che coinvolgono, in brevi attimi di vita, gli osservatori che si ritrovano ad ammirare il volto di una figura, come "Maternità del XXI sec", o il profilo de "L’indifferenza" e più ancora il dipinto "Verso la luce", che costituisce il tema dominante della mostra, esaustiva testimonianza su quella che è la produzione artistica di alcuni anni di studio e di lavoro del pittore.

Fasnat è un intellettuale attento anche al quotidiano e,attraverso la pittura esprime emozioni e sensazioni.
Nella sua carriera artistica, un comune denominatore ha contrassegnato la varietà delle sue esperienze creative, l’arte intesa soprattutto come ricerca.
Dagli anni della scuola del nudo e dell’accademia, non ha mai cessato di essere "un realizzatore di immagini": pittore, grafico, fotografo…

"Oggi, ma anche ieri, un pò meno di oggi, la mia unica aspirazione, unico desiderio, è la pittura, e, man mano che si va avanti con l’età, le modelle che ritraggo purtroppo, a prescindere dai desideri inconsci e voluttuosi, rimangono solo dei dipinti gustosi…forse, ma sempre dipinti, esaltando solo un sovvertimento metafisico che spiazza le relazioni tra l’attualità più effimera e l’arte".

Una quarantina di opere, tra tecniche miste e disegni, rievoca l’itinerario geografico e culturale del pittore: la formazione napoletana e il periodo romano, con il suo aggiornamento aperto all’estetismo internazionale, all’idealismo socialitario locale e al simbolismo, non tralasciando il periodo veneto e lombardo.

L’artista ha sempre avuto una grande ammirazione per la borghesia napoletana, quella che ama la propria città che sa accogliere il sapore della Napoli abitata, come pure ama lo splendido scenario garganico, non trascurando Peschici, con i suoi personaggi, e il completamento felice del paesaggio peschiciano che gli concede di vivere la vita, in tutta la sua pienezza e per auesta sua esuberanza si è fatto notare, sopratutto, quando espose al Palazzo Dogana di Foggia.

Essere artista, è prima di tutto un atto etico, vuol dire compiere una continua testimonianza attiva, scoprendo il lato indicibile del reale, sia nel regno del bello, sia in quello in cui riconduce, sperando, al dominio morale l’ essere umano, si tratta di un artista che veste anche l’anima, quando ciò è possibile..