“In un libro ci trovi tutto il mondo e quell’universo di infinite fantasie che mai immagineresti!!!” Esordisce così sul suo profilo Fb , Matteo Vocino (Matthew Littlevoice) annunciando l’uscita delle sue “Favole Bonsai ” il 23 aprile, giornata mondiale della lettura.
“Favole brevissime, bonsai appunto, a carattere grottesco, bizzarro, ironico, con qualche accenno al macabro, che certo non infastidisce, anche se potrebbe suscitare un po’ di ”inquietudine”, ma proprio poca – spiega Vocino in prefazione al volume – Vi terranno in allegra e simpatica compagnia, inducendovi talvolta alla riflessione, senza troppa pesantezza – una variegata compagine di innumerevoli personaggi, insieme a tante situazioni e atmosfere altrettanto buffe e bizzarre.
Tanto assurde quanto i loro protagonisti. Troverete un bambino affamato, un lecca-lecca desideroso di vivere avventure. Non mancherà, ovviamente, un illustre campionario di rappresentanti del mondo degli insetti e del pianeta degli animali, come mai non li avete finora conosciuti: mosche, pulci, scorpioni, cani, volpi, dromedari, giraffe, senza nulla togliere a Noè e alla sua arca, anche se ancora non si vedrà nessun leocorno.
E come in ogni buona favola che si rispetti, farà la comparsa anche qualche principessa, drago o simil mostro, e il relativo salvatore un po’ approfittatore. Ogni protagonista e antagonista farà uno sfoggio non limitato dei suoi vizi e virtù, pregi e difetti. Del resto, parliamo solo di favole, nulla a che vedere con la realtà (…) I libri salveranno il mondo! Da qui all’eternità. Fatto e confezionato con amore e passione. Come tutto. Come sempre. Matteo Vocino alias Dr Doodle”.
Senza togliere gusto alla lettura, per non farci mancare nulla, Matteo ci delizia con una vignetta a colori per ogni favola, sottolineando che il suo libro, sia per la parte testuale sia per le illustrazioni, è stato realizzato senza utilizzo di AI (Intelligenza Artificiale), nello specifico, nessuna ChatGPT e/o similari.
Per gentile concessione dell’Autore, pubblichiamo due “favole bonsai”:
Lady Coccodé
“C’era una volta Lady Coccodé, una giovane gallina che viveva in un piccolo pollaio di periferia. Il canto era la sua più grande passione e ogni mattina si esercitava con tanto entusiasmo. Aveva da sempre un sogno: partecipare al Pollk-show televisivo “Senti chi starnazza”. Stanca di aspettare il suo gallo azzurro, un giorno decise di iscriversi al concorso canoro. Grande fu la sorpresa quando dopo un mese fu scelta per il provino, che superò senza favoritismi e raccomandazioni pollitiche. Alcune serate dopo partecipò alla gara finale e al pollivoto raggiunse il punteggio più alto, riuscendo a spennare tutte le colleghe rivali: oche, papere, galline e volatili vari. Al suo piccolo pollaio, Lady Coccodé, ritornò vittoriosa, tra gioie e starnazzi delle sue amiche. Fecero una grande festa stappando bottiglie di zabaione e mangiando tramezzini con uova sode e fritte“.
La Morte Cruenta
“C’era una volta, e mica solo una, la Morte, bruttissima, crudele e impietosa. In uno dei suoi tanti giri di perlustrazione sulla della Terra, in cerca della sua prossima e ignara vittima falciare, un giorno scivolò sulla buccia di un’invisibile paranormale. Cadendo, il falcione affilatissimo sgusciò verso mentre ritornava giù, le tranciò di netto la testa scheletrica. Rimbalzò più volte e le mozzò le braccia scheletriche, amputò le gambe scheletriche. Per ultimo la gabbia toracica la tonaca nera furono sminuzzati e ridotti in poltiglia. E così anche la Morte morì di morte cruenta!“
Matteo Vocino è nato il 5 febbraio 1973 a San Severo ( Foggia). Risiede attualmente a Termoli, dopo aver vissuto a San Nicandro Garganico. Soffre da anni di distrofia muscolare Duchenne e si batte per una migliore qualità di vita. E’ assurto alla ribalta della cronaca nazionale quando, nel 2013 scrisse una lettera ai politici, pregandoli di approvare, senza nessun emendamento e senza farla decadere, la legge n° 24, includendo anche la Duchenne. Rivendicò la piena libertà degli ammalati di sottoporsi al trapianto di cellule staminali adulte mesenchimali. Nella manifestazione romana davanti a Montecitorio la sua immagine diventò il simbolo della lotta pro Stamina.
Matteo Vocino, appassionato di arti figurative e pittoriche, dal 1987 al 1997 si è dedicato al disegno e alla pittura come autodidatta, esponendo i suoi lavori in due mostre cittadine del 1991 e del 1995. Nel 2006 ha regalato al suo affezionato pubblico un cd musicale, dal titolo “Come un gabbiano” cui è seguito il concerto “LIVE4LIFE”, realizzato con l’Associazione Culturale “Prospettive Artistiche” e con il patrocinio dell’amministrazione comunale di San Nicandro Garganico (FG). Nel 2007 ha pubblicato “Aforismi (meno) seri e (più) semiseri sul cervello e dintorni” per la Gioiosa Editrice. Nel 2011 “Versi e canti diversi” per la Publigrafic; nel 2012 è seguita la silloge “La Voce dell’Anima” e nel 2013 è stata la volta della raccolta “104 – Gargano H & N – Mini racconti horror & neri”, ambientati nel Gargano. Attualmente, Matteo Vocino si dedica agli hobby del fotomontaggio e video-fotografico, della grafica (graphic design, surface-pattern designer, lettering), fotoritocco, disegno digitale, produzione e vendita t-shirt, tazze mog. Ma la sua più grande passione rimane la scrittura di testi di ogni genere letterario vicino all’universo del suo mondo ideale: poesie, racconti noir, gialli, thriller, horror, favole, filastrocche, testi musicali. Dal 2022 è attivo un suo profilo artistico su Instagram: http://www.instagram.com/dr.doodle73/.
Il volume “Favole Bonsai” è distribuito direttamente dall’Autore che lo ha autopubblicato.
maria teresa rauzino