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L’ASL FOGGIA RINNOVA LE COMMISSIONI INVALIDI, MA SPUNTANO NUOVE ACCUSE. “POSSIBILI RISVOLTI PENALI”

Ancora polemiche dopo le irregolarità riscontrate già in passato. Vicenda finì sotto i riflettori del Nucleo ispettivo regionale.

Dopo quasi 10 anni l’Asl di Foggia rinnova le commissioni per l’accertamento delle minoranze civili. È servita una corposa inchiesta del Nirs (Nucleo ispettivo regionale), allora coordinato dall’avvocato Antonio La Scala, per mettere in evidenza lo “scandalo che potrebbe avere risvolti penali”.

Nei giorni scorsi, il direttore generale dell’azienda, Antonio Nigri, ha firmato la delibera con i nuovi componenti per le sedi di Foggia, San Severo, San Marco in Lamis, Cerignola, Manfredonia, Lucera, Troia/Accadia e Vico del Gargano. Nel corpo dell’atto si è fatto riferimento alle “numerose istanze di revisione della graduatoria di terzo componente” e alla necessità di una convenzione con due medici legali per le sedi vacanti di Troia/Accadia e Vico (poi andate a Mascolo e D’Orsi).

LE VICENDE SOTTO LA LENTE DELLA PROCURA

In diverse circostanze sono stati sottolineati gli aspetti paradossali nel funzionamento delle commissioni. Diverse irregolarità sono state riscontrate per la presenza di presidenti e segretari in più commissioni. Anche il Nirs (Nucleo ispettivo della sanità) aveva relazionato sulle assegnazioni multiple. In particolare, i presidenti – a turno – avrebbero fatto parte di tre commissioni, con sedute che hanno coinvolto fino a 45 pazienti. Ma a finire sotto la lente ci sarebbero le “visite lampo”, della durata media di 41 secondi, nelle maxi convocazioni con quasi 140 pazienti in sedute di 3 ore. La questione è conosciuta da diverso tempo, visto che le nomine per i gruppi di lavoro sono scadute nel 2020: da allora ci sono state proroghe in attesa della procedura di rinnovo, partita nel 2021 e annullata lo scorso anno, in virtù della pubblicazione del nuovo avviso interno (delibera numero 883 del 15 settembre 2023).

LE NUOVE ACCUSE

“Anche l’ultimo avviso emanato a settembre potrebbe essere irregolare”, ci viene riferito da alcune fonti. “La deliberazione del direttore generale del 19 settembre 2023, oltre a contenere l’avviso per la selezione interna dei componenti le commissioni contiene anche il regolamento per la valutazione dei titoli. Sta di fatto che nella formazione delle graduatorie non sembrano essere rispettate le norme previste dalla legge regionale”.

“Inoltre – viene spiegato -, nonostante l’attenzione mediatica sollevata sulla questione da alcuni consiglieri regionali sulle Commissioni invalidi civili dell’Asl Foggia, che ha prodotto la revoca in autotutela del precedente bando, la situazione è sempre la stessa. Intanto il 9 gennaio 2024 è stata pubblicata, in seguito ad un nuovo bando interno la nuova graduatoria per il rinnovo delle Commissioni, ancora una volta del tutto incongrua in quanto assolutamente non rispondente ai requisiti richiesti dal bando e ovviamente già oggetto di ulteriori e motivati ricorsi da parte dei partecipanti all’Avviso interno e quindi al momento non applicata. Risultato? Le commissioni invalidi della ASL FG sono in carica da ben 9 anni, dal 2016, nonostante la normativa nazionale e regionale (DGR n 1387 dell’agosto 2018) preveda il suo rinnovo ogni 3 anni, con relativo avvicendamento territoriale per gli ovvi motivi di tutela dei cittadini. Nonostante i pensionamenti che si sono susseguiti in questi anni, in virtù dei quali presidente, segretari e assistenti sociali operano a scavalco su più commissioni, raddoppiando e in alcuni casi triplicando i compensi per cui gli introiti delle commissioni superano di gran lunga gli stipendi relativi alla qualifica, soprattutto per quanto riguarda i presidenti di commissione, specialisti in Medicina Legale. Per contro 2 commissioni sono prive del 3° componente, causa pensionamenti, e per questa figura non si comprende come mai la pratica dello scavalco non sia prevista, rischiando anche di mettere a rischio lo svolgimento delle commissioni per mancanza del numero legale.

Viene da pensare che istruire e pubblicare graduatorie in contrasto con quanto previsto dal regolamento relativamente ai requisiti previsti dal bando possa tornare utile a chi intende portare la procedura alla lunga, puntando sugli inevitabili ricorsi dei partecipanti. In sostanza sorge il forte sospetto che questo modus operandi sia voluto proprio per favorire lo status quo a tutta tutela degli interessi dei soliti ‘ignoti’ a tutto discapito della cittadinanza.

Senza sottovalutare il fatto che alcuni dottori, oltre ad essere figure dirigenziali, sono presenti addirittura in 7 commissioni su 8. Come è possibile che tali rappresentanti possono essere stati presenti ogni giorno nelle commissioni e sul posto di lavoro?

Le retribuzioni sono altrettanto eloquenti: alcuni professionisti percepiscono 125 mila euro all’anno di stipendio e 103 mila euro all’anno per docenze, commissioni eccetera per complessivi 225mila euro l’anno. E ancora, alcuni finora erano contemporaneamente responsabili del procedimento delle determine con le quali l’Asl liquidava le commissioni di cui essi stessi facevano parte. Comodo così.

È normale tutto ciò? Inoltre sembra che i rappresentanti Anmic vengano utilizzati nell’ambito delle commissioni per raggiungere il numero legale. Procedura non proprio corretta, soprattutto se manca uno dei tre componenti della commissione. Basta guardare i giorni in cui uno dei tre componenti risulta assente se le commissioni si sono svolte oppure no.

E poi ci sarebbe il caso delle commissioni per invalidi civili di San Severo e Torremaggiore, le quali pare si costituiscano nello stesso giorno, con metà commissione a San Severo e con l’atra metà a Torremaggiore.

Come è possibile valutare pazienti e patologie in un paio di minuti e per di più con una commissione dimezzata? Se l’argomento in esame non fosse serio e drammatico farebbe ridere, senza contare lo scempio delle norme di regolamenti che quotidianamente le commissioni mettono in atto? In più appare inspiegabile il motivo per cui tali anomalie vengono tollerate anzi favorite dai vertici dell’ASL e della Regione.

Questa situazione deve andare avanti ancora per molto nel silenzio assordante delle istituzioni e della magistratura? La comunità si augura di no”.

LE NUOVE COMMISSIONI

Ecco come si è chiusa la partita con l’ultima delibera.

A Foggia: Emanuela Folcando (presidente); Barbara Carella (secondo componente); Antonio Guagliano (terzo componente); Raffaella Gualano (assistente sociale) e Antonella Grieco (segretario).

A San Severo: Giuseppe Russi (presidente); Vincenzo Marotta (sec. componente); Giuseppina Moffa (terzo componente); Anna Gabriella Terlizzi (ass. sociale) e Marisa D’Aloia (segretario).

A San Marco: Angela D’Arienzo (presidente); Vincenzo Tiscia (sec. componente); Sipontina Renzullo (terzo componente); Pierina Del Conte (assistente sociale) e Giuseppe Longo (segretario).

A Cerignola: Carmela Fiore (presidente); Addolorata Arsa (sec. Componente); Luciano Gallucci (terzo componente); Maria Antonietta Favilla (ass. sociale) e Francesco Reddavide (segretario).

A Manfredonia: Maria Silvestre (presidente); Grazia Maria Prezioso (sec. componente); Costantino Zuccaro (terzo componente); Rosa Ceddia (ass. sociale) e Maria Giuseppa Iannoli (segretario).

A Lucera: Potito Auciello (presidente); Maria Pia Sernia (sec. componente); Maria Rosa Pellegrino (terzo componente): Maria Pina Angeloro (ass. sociale) e Antonio Vasciaveo (segretario).

Per Troia/Accadia: Giulio Mascolo (presidente): Rocco Di Foggia (sec. Componente); Francesco Miglio (terzo componente); Maria Pia Saccone (ass. sociale) e Giovanni Grieco (segretario).

A Vico del Gargano: Umberto D’Orsi (presidente); Gerardo Tarantino (secondo componente); Emilio Balsamo (terzo componente); Annarita Simone (ass. sociale) e Matteo Lupo (segretario).

Infine, la commissione “ciechi e sordi” di Foggia: Raffaella Bisceglia (presidente); Donato Salvatore Palumbo (sec. componente); Matteo Guerra (oculista) e Addolorata Grittani (segretario).

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