Quanta economia è prodotta dal settore turistico nelle principali destinazioni del Paese? Lo evidenzia la classifica 2023 elaborata da Sociometrica su dati ufficiali ISTAT, che pone Vieste al 26° posto, dunque, tra le prime 100 destinazioni in Italia per valore aggiunto creato dal comparto turistico lo scorso anno.
Il dato, perla capitale pugliese delle vacanze, sempre prima per numero di arrivi, è pari a 481 milioni di euro.
Nella classifica ci sono anche altre cinque destinazioni pugliesi, tutte salentine con la sola eccezione del capoluogo di regione: al 30° c’è Bari con 417 milioni di euro, al 52° posto Ostuni con 295 milioni di euro, al 70° posto Lecce con 260 milioni di euro, al 73° Ugento con 252 milioni di euro e al 77° posto Gallipoli con 242 milioni di euro.
“Questi sei comuni creano da soli quasi 2 miliardi di euro di valore aggiunto, ricchezza creata dal settore turistico che si riversa sulle destinazioni o su una parte di esse”, commenta Michele Falco, esperto di turismo.
“Tutti i valori sono in aumento rispetto al 2022, indice di salute del turismo pugliese, tra i settori trainanti della regione. Un comparto che non conosce crisi, almeno per chi investe e sa lavorare bene1’.
Un ulteriore risultato positivo per la città del Pizzomunno, che insegue da tempo, però, l’obiettivo della destagionalizzazione affinchè il settore turistico-ricettivo funzioni tutto l’anno e non soltanto nei quattro mesi estivi, quelli ai quali continua ad essere legato il flusso nettamente prevalente degli arrivi e delle e delle presenze, di italiani e stranieri.