Numero speciale, con l’omaggio all’ingegnere foggiano Francesco Rotundi, progettista della “Amerigo Vespucci”, e il Focus su Rocchetta S. Antonio.
Il nono numero della rivista “Diomede”, in uscita il 25 giugno, diretta da Maurizio De Tullio, con la direzione responsabile di Loris Castriota Skanderbegh ed editoriale di Francesco De Vito e la grafica di Alessandro Pavino, dedica la splendida copertina e uno speciale di cinque pagine alla “Amerigo Vespucci”, la nave più bella del mondo, e soprattutto al suo progettista, l’ingegnere foggiano Francesco Rotundi.
“È un obbligo che avevamo – dichiarano i responsabili della rivista foggiana – perché l’Amerigo Vespucci, la splendida nave scuola della nostra Marina Militare, attraversa tutti gli oceani ed ha grande visibilità mediatica in Italia e nel mondo, ma del suo progettista nessuno parla. Doveroso quindi omaggiare questa icona viaggiante e Francesco Rotundi, il genio foggiano che la progettò circa un secolo fa”.
L’altro grande Focus, con altre cinque pagine speciali, è dedicato alla bella Rocchetta S. Antonio, lo scrigno dei Monti Dauni che si affaccia su ben tre regioni. Si tratta del sesto Comune della Capitanata a fregiarsi la Bandiera Arancione del TCI, cui “Diomede” dedica uno speciale, dopo quelli che hanno riguardato Sant’Agata di Puglia, Biccari, Bovino, Pietramontecorvino e Orsara.
Tra le tante bellezze di Vieste, capitale del turismo pugliese, una ancora poco conosciuta struttura museale, che attira grandi e piccini: il Museo Malacologico che dal 1975 ospita oltre 15.000 conchiglie e reperti rari, raccolti in tutto il mondo e in particolare nei Paesi asiatici.
Tante, come sempre, le “storie di storia foggiana”. Come quella del Beato Antonio Lucci, che fu Vescovo di Bovino e seppe porsi al centro delle istanze di rinnovamento e modernizzazione che animavano la società del XVIII secolo. Straordinaria la sua posizione contro l’usura e per una carità senza confini. O come quella che individua in Foggia la sede in cui nel 1230 venne concepita la più bella moneta medievale, l’Augustale di Federico II.
Una ricerca inedita fa luce, in maniera circostanziata, sugli irreparabili danni causati all’Archivio di Stato di Foggia e ad altri archivi cittadini, dalle truppe tedesche prima e anglo-americane poi, durante la loro permanenza a Foggia nella 2a Guerra Mondiale.
Una figura del fascismo, il lucerino Riccardo Del Giudice, ebbe ruoli e riconoscimenti a livello nazionale. Un libro rivela il “volto onesto” del Regime. E restando a Lucera, un’altra ricerca storica inedita ricostruisce la vita di Giuseppe Fiorelli, l’illustre archeologo e numismatico cui si deve la tecnica che ha permesso di recuperare i calchi in gesso dei corpi delle vittime di Pompei del 79 d.C.
Il Duomo Tonti di Cerignola e quello di Foggia, con la Iconavetere, suo simbolo religioso, al centro di due perlustrazioni storiche. Nel primo caso la genesi della realizzazione, nell’altro le traversie e i rischi corsi durante i bombardamenti su Foggia del 1943 e l’azione coraggiosa dell’allora Vescovo Farina.
La frutta e altri alimenti possono essere coltivati al suono della musica. Non ci credete? L’azienda Posta Faugno di San Paolo di Civitate è stata una delle prime a sperimentare la tecnica della Armonicoltura. Di segno diverso, ma sempre affascinante, l’avventura di Lisa Faleo che ha creato a Foggia un “bosco incantato” animandolo con fresca creatività.
Un artista di grande spessore, che merita il giusto riconoscimento, è lo scultore foggiano Michele Celeste. Le sue splendide opere, commissionate anche da Zecca dello Stato e Vaticano, ne fanno un talento fra i più interessanti del panorama italiano della scultura.
Anche “Zì Antonio” Liscio da Panni è stato uno scultore, ma dalle caratteristiche molto particolari: pur con un braccio menomato, riusciva a realizzare sculture in legno, espressione di una profonda devozione religiosa. Oggi le sue opere potrebbero far parte di un percorso più ampio di turismo emozionale.
Quante e quali sono le canzoni dedicate a Foggia? Una ricerca inedita in tre puntate, Foggia, una città per cantare, ripercorre 70 anni di artisti e brani. In questo numero: Ottavio de Stefano e Pino Campagna, il cui primo 45 giri vendette nel 1980 migliaia di copie.
Da questo numero uno spazio alla storia del motociclismo in Capitanata, tra eventi memorabili e personaggi, a cominciare da Fulvio Clara, memoria storica della Federazione Motociclistica.
A completamento di questo ricco numero le numerose rubriche che vivacizzano e arricchiscono di contenuti la rivista: “Interventi & Contributi”, Accadde Oggi”, “Capitanata da leggere” (con ben tre recensioni ai bellissimi volumi di Piero Lotito, Lino Zingarelli e Tony di Corcia), “Diomede da sentire” (con l’intervista a Pierluigi Bevilacqua) e “Sfizi di Capitanata”.
Chi non trovasse “Diomede” in edicola o libreria, o vive fuori Foggia, può abbonarsi o acquistare le copie on line, direttamente dal sito della rivista: www.diomedetrapassatoefuturo.it