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A PESCHICI IL 30 GIUGNO LA PRESENTAZIONE DEGLI ATTI DEL CONVEGNO “GLI ANNI DEL FASCISMO IN CAPITANATA” CON  CORSI, TRINCUCCI E RAUZINO

A Peschici, domenica  30 giugno alle ore 21:30 nella  Sala Consiliare del Municipio, a cura del Comune di Peschici, del Centro Studi “Giuseppe  Martella” e della  Società di Storia Patria per la Puglia, ci sarà la presentazione degli Atti del Convegno “Gli anni del fascismo in Capitanata”. 

Interverranno il sindaco di Peschici Luigi D’Arenzo, il dr. Leonardo Di Miscia (presidente del Consiglio comunale con delega alla Cultura);  i due curatori dei volumi  il prof. Pasquale  Corsi (presidente Società Storia Patria per la Puglia) e  il dr. Giuseppe Trincucci (presidente sezione Lucera Società Storia Patria Puglia), oltre alla prof. ssa Teresa Maria Rauzino (presidente sezione Gargano Società Storia Patria Puglia), autrice di uno dei saggi pubblicati.

“Gli anni del fascismo in Capitanata” sono un’opera di circa 800 pagine divisa in due volumi. In essi sono raccolti gli studi di ben ventotto Autori che il 14 e 15 ottobre 2022, presso il Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Foggia, hanno approfondito la storia del fascismo nella  nostra provincia con ricchezza di particolari, basandosi su nuove ricerche d’archivio e storiografiche.

Come scrive in prefazione il prof. Pasquale Corsi, il periodo storico che va dai primordi del fascismo agli anni successivi alla caduta del regime, si intreccia con una molteplicità di tematiche politiche, sociali, economiche e culturali in senso lato, trattate da numerosi esperti dei diversi settori esaminati.

Corsi rimarca che il cosiddetto Ventennio non può ridursi al concetto di corpo estraneo alla società italiana, una sorta di anomalia ed escrescenza episodica da riassorbire. Fu invece espressione di un determinato momento storico, caratterizzato dalla crisi del liberalismo e dalle conseguenze della Grande Guerra.

Nell’introduzione ai due volumi, il prof. Stefano Picciaredda (docente di Storia Contemporanea dell’Università di Foggia) sottolinea che “La Capitanata fu la provincia d’Italia in cui le iniziative di più profondo impegno del regime fascista, come la battaglia del grano e la bonifica integrale  ebbero il loro massimo banco di prova proprio in Capitanata e il più eloquente sostanziale fallimento. I problemi di fondo rimasero persistenti e sarebbero tornati prepotentemente alla ribalta nel secondo dopoguerra.