5 anni di galera al 21enne garganico che dovrà anche risarcire le parti civili, Comune di Foggia e Comune di Vieste.
Il Tribunale Collegiale di Foggia, presieduto dal giudice Talani, ha condannato Antonello Scirpoli, alias “Musulin”, 21enne di Vieste, alla pena di 5 anni di reclusione e lo ha dichiarato interdetto dai Pubblici Uffici.
Scirpoli è stato, inoltre, condannato al risarcimento del danno nei confronti delle parti civili, il Comune di Foggia, rappresentato e difeso dall’avvocato Roberto de Rossi (già legale di Confindustria), e il Comune di Vieste, rappresentato dall’avvocato Michele Fusillo.
Per i giudici di primo grado, il giovane viestano favorì la latitanza di Gianluigi Troiano, braccio destro del boss Marco Raduano, 41 anni, detto “Pallone”, a capo dell’organizzazione criminale nella città di Vieste e da poco collaboratore di giustizia. Troiano e Raduano, ricordiamolo, vennero catturati a febbraio scorso rispettivamente in Spagna e in Corsica dove si nascondevano.
Secondo gli inquirenti, coordinati dalla Dda di Bari, Scirpoli, difeso dagli avvocati Paolo d’Ambrosio e Cecilia d’Alessandro, avrebbe offerto, in concorso con Luciano Calabrese detto “Cupptill”, già condannato nel parallelo giudizio abbreviato, (Calabrese è inoltre genero del boss foggiano Pasquale Moretti), appoggi logistici, coperture, veicoli per gli spostamenti, ospitalità, schede telefoniche, denaro e beni di ogni genere a Troiano, con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di avvantaggiare l’associazione mafiosa di appartenenza del latitante, riconducibile a Raduano. Le motivazioni verranno depositate entro 90 giorni.