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GIUNTA REGIONALE PUGLIESE, IL M5S SCALPITA E CHIEDE DUE POSTI. “NO” DI EMILIANO: È STALLO

Scontata la nomina del vicepresidente Raffaele Piemontese alla Sanità, ma già da giorni al lavoro nell’ex ufficio dell’ex assessore Rocco Palese, il puzzle del rimpasto non è ancora completo. Il governatore Michele Emiliano deve fare i conti con la grana Cinque Stelle. Il gruppo regionale, come da intese, dovrebbe rientrare in maggioranza e riacquisire gli incarichi lasciati all’indomani dei terremoti giudiziari al Comune di Bari e in Regione Puglia. Teoricamente i pentastellati dovrebbero ricevere l’assessorato al Welfare, il decimo, lasciato scoperto da Emiliano, da “restituire” alla consigliera Rosa Barone, e la vice presidenza del Consiglio regionale che dovrebbe tornare al consigliere Cristian Casili.

La faida interna

La partita, però, s’è parecchio complicata a causa dei violenti dissapori emersi fra tre dei quattro componenti del gruppo M5s in disaccordo fra loro su chi debba ricevere i galloni di assessore. Barone lo rivendica di diritto avendo ricoperto ab origine il ruolo, ma la consigliera Grazia Di Bari, nominata alla cultura, ma senza portafoglio, anche lei vorrebbe rientrare nella squadra di governo dopo aver mantenuto il mini-assessorato con buoni risultati ottenuti nel comparto cultura. Il consigliere Casili, dal canto suo, s’è stancato del ruolo marginale in Consiglio e vorrebbe essere promosso in giunta magari con la delega all’Agricoltura. Tre pretendenti, in pratica, per un solo posto disponibile. Da qui la richiesta avanzata dal gruppo M5S al presidente Emiliano poco prima dell’ultima seduta di consiglio regionale. Anziché uno, due assessorati in modo tale da trovare la quadra.

Le sostituzioni

I Cinque Stelle hanno anche indicato gli assessori in carica da sostituire, ma Emiliano ha rispedito la proposta al mittente. Da qui lo stallo del rimpasto che non può perfezionarsi se non viene risolta la questione Cinque Stelle. In questo quadro è circolata anche l’ipotesi di indicare in giunta il presidente di Commissione Fabiano Amati, leader di Azione.

Una proposta a cui Amati non ha detto no, ma rimasta per ora nel campo delle ipotesi. Discorso a parte, poi, merita il rimescolamento delle deleghe. L’unica certezza al momento è che Piemontese cederà il Bilancio a Emiliano. Per il resto si profila l’ipotesi di passare i Lavori pubblici all’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia che potrebbe avere più margini di manovra nel settore agricolo e degli acquedotti rurali. Anche questo dossier, come quello dei capi di Dipartimento, potrebbe sbloccarsi la prossima settimana.