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Mugugni della sezione cittadina di Forza Italia di Mattinata verso il Piano del Parco

Per i forzisti lo strumento sarebbe stato realizzato male dal centro-sinistra e oggi il centro-destra si troverebbe a gestire una eredità pesante. "Si profila la bocciatura su tutti i fronti della Bozza di Piano Parco del Gargano, elaborata dalla precedente gestione di Sinistra e lasciata come pesante eredità all'attuale Presidente Giandiego Gatta. Il Piano non indica le linee di sviluppo del territorio garganico, manca di capacità di sintesi e di indicazioni chiare ed appare lungi dal poter risolvere i problemi di un territorio antropizzato e popolato come il Gargano – spiegano da Forza Italia – economia debole, infrastrutture carenti, turismo non destagionalizzato, anzi aggrava gli atavici mali del Sud appesantendo la burocrazia con la sovrapposizione delle competenze degli Enti sovracomunali (Parco, Soprintendenza, Regione per l'incidenza e l'impatto ambientale). Il Piano è già stato sonoramente bocciato dai principali comuni garganici (Vieste, Vico del Gargano etc.). Il Comune di Mattinata dovrà fare la medesima cosa altrimenti rischia una pesante battuta d'arresto della economia locale e la perdita dell'autonomia gestionale, faticosamente conquistata, avendo tutt'ora l'87% di territorio inserito nel Parco del Gargano. Queste le principali assurdità previste per il Comune di Mattinata: 1) divieto dell'espansione edificativa per Mergoli, Mattinatella e piana di Mattinata; 2) necessità di 10 ettari per l'edificazione rurale; 3) divieto di aprire nuove strade rurali; 4) divieto di realizzazione di seconde case rurali; 5) proposta di inserire nella Normativa anche il restante 13% (zone contigue) escluso dal Parco; 6) normativa del Piano Parco da far valere anche nei Centri urbani; 7) limitata estensione delle zone D (zone di promozione economica e sociale) e peraltro anche molto vincolate". I berlusconiani ribadiscono che "nella nostra prerogativa di partito di maggioranza relativa, facendoci portavoce, come sempre, dell'intera collettività e delle categorie produttive al fine di pervenire ad una nuova proposta di Piano del Parco non imposta, ma condivisa dalle popolazioni garganiche, basata sulla riduzione del perimetro approvata all'unanimità in Consiglio Comunale e che recepisca gli strumenti urbanistici e la programmazione del Comune, garantendone la piena autonomia nella gestione del territorio". "FI, nella consapevolezza che il Parco sia un'immensa risorsa da custodire – concludono i berlusconiani mattinatesi – da non deturpare e da tramandare alle future generazioni nella sua integrità di bellezze naturali, si batterà per una proposta di Piano che coniughi veramente tutela, sviluppo ed occupazione".