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LAGO VARANO/ A GIORNI PUBBLICAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL’EX IDROSCALO IVO MONTI

Sono complessivamente 3 gli alberghi che si trovano sul­l’istmo di Varano, l’ultimo ha chiuso i battenti di recente, gli altri due invece sono dismessi e abbandonati da un paio di decenni. Chiusi dai rispettivi imprenditori perché considerati non produttivi e tantomeno rilevati da nuovi investitori. Segno che forse il contesto non è considerato promettente neanche dagli addetti ai lavori che non guardano a questo pezzo di promontorio con interesse.

“Eppure rappresenta uno degli angoli più belli e suggestivi della nostra Capitanata ed è un peccato che accada questo – il com­mento della senatrice di Fratelli d’Italia, originaria di San Nicandro e imprenditrice della ristorazione Annamaria Fallucchi -. Ecco perché sono impegnata su vari fronti per rilanciare il valore inestimabile di questo territorio, in cui però c’è ancora molto da fare”.

Una delle operazioni più significative a cui sta lavorando la meloniana è la riqualificazione dell’ex idroscalo Ivo Monti, il bellissi­mo villaggio che sorge sulle rive del lago Varano abbandonato da decenni, oggetto di recente anche della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e delle più alte cariche dello Stato.

“A giorni dovrebbe essere pubblicata la manifestazione di inte­resse per intercettare investitori pronti a dare vita ad un progetto dal valore di 400 milioni di euro – ha annunciato Fallucchi -. Da sempre credo molto nelle potenzialità di quel posto e quindi oggi in qualità di senatore cerco di fare quello che posso, provo cioè a mettere in campo il mio impegno e le mie forze perii bene del sito e della provincia. Sono fiduciosa di essere partiti con il piede giusto per dare l’avvio ad una progettazione che possa rappresentare un volano di sviluppo di un’intera area.

Attirare turisti nelle zone interne, non limitatamente all’idroscalo, significa dare una vita nuova a tutti quei centri che soffrono, perseguire le orme di quella che oggi è considerata una delle zone più belle d’Italia, la valle d’Itria che da area interna delle Murge è diventata meta di un turismo di lusso, con alberghi bellissimi, due aeroporti, clien­tela vasta, numeri da capogiro, tutto a vantaggio della cittadinan­za. L’area dell’ex idroscalo non ha nulla da invidiare quanto a bel­lezza ma naturalmente va messa a frutto”. Per questo Fallucchi ha portato sul posto il celebre architetto che ha creato Borgo Egnazia, Pino Brescia, che ha confermato le enormi potenzialità dell’ex idroscalo.

“Nella stessa direzione va la mia proposta di legge di recente ap­provata in Senato per la promozione delle manifestazioni in abiti storici.

La commissione cultura ha infatti approvato in sede deli­berante il provvedimento che ora passa alla Camera per la se­conda lettura. Il testo prevede anche l’istituzione di una festa na­zionale che dovrà essere celebrata il 9,10 e 11 novembre, non a caso ho scelto questo periodo, proprio per incoraggiare la destagionalizzazione dei flussi turistici, in particolare nelle aree più interne e meno blasonate del Gargano con un importante slancio anche all’artigianato locale, dagli ori, ai ricami al corredo realiz­zati rigorosamente a mano secondo le nostre tradizioni più anti­che”.

Ma Fallucchi non dimentica un altro comparto considerato stra­tegico per il rilancio di quelle località più lontane dalle coste.

“I nostri prodotti enogastronomici sono straordinari. il pane, la salicomia, l’anguilla, le cozze, le ostriche, la capra garganica, gli agrumi di Rodi, i latticini e i formaggi, primo tra tutti il caciocavallo, le fave di Carpino, le ciangularie, la pasta fatta in casa, non solo orecchiette, i porcini e i funghi della foresta, una ricchezza inesti­mabile su cui io credo fermamente occorra puntare.

 La stagione garganica non può più essere quella che in passato andava dalla festa del Carmine a Ferragosto. Il clima favorevole ormai ci ac­compagna fino a dicembre e il Gargano deve vivere di luce pro­pria e in questo senso voglio fare tutto quello che posso nella mia veste di parlamentare”.

l’attacco