Da Vieste, ogni anno, passa il mondo intero. Quasi due milioni le presenze registrate lo scorso anno per una località che, all’anagrafe, ha poco meno di 15 mila abitanti. E quest’anno si punta persino a fare meglio, considerando che le presenze registrate a giugno sono del tutto in linea con quelle del 2023. Numeri che hanno portato Vieste ad essere la regina indiscussa del turismo pugliese, prima destinazione in assoluto in tutta la regione, più avanti delle città capoluogo nella classifica delle presenze. «Merito di madre natura ma anche della capacità degli imprenditori che credono nel potenziale del territorio e lavorano per la migliore accoglienza possibile», dice il sindaco della città garganica, Giuseppe Nobiletti.
Sindaco, qual è la ricetta di questo grande successo?
«I luoghi bellissimi, innanzitutto, e l’abilità di chi ha saputo valorizzare il territorio. Noi, dal canto nostro, lavoriamo affinché in tanti ritornino. Vieste ha la possibilità di offrire tanti tipi di turismo. Abbiamo fondali degradanti adatti ai bambini, fondali più profondi, la foresta, un patrimonio storico e culturale importante. Ma c’è anche una forte vocazione imprenditoriale al turismo, che ci consente di avere strutture variegate e per tutte le esigenze. Insomma, qui è possibile fare vacanze per tutte le tasche».
In diverse aree della Puglia diventa un problema anche solo parcheggiare. A Vieste, invece, come vi siete organizzati?
«Nonostante ad agosto la popolazione residente arrivi a superare i 100 mila abitanti, l’area è comoda e vivibile. Abbiamo svolto un importante lavoro per la mobilità, creando spazi per consentire il parcheggio dei veicoli. Non abbiamo questo tipo di problema. Oltre a questo, però, fa la differenza la capacità dei nostri operatori che già dagli anni ’70 hanno investito sul turismo, raggiungendo ad oggi una maturità tale da essere riferimento per l’accoglienza dei turisti. Vieste, però, non è solo mare e spiagge».
Cosa intende?
«Abbiamo puntato molto sulla cultura, sul turismo della natura, ospitiamo mostre importanti in contenitori culturali che abbiamo recuperato e messo a regime. Chi arriva a Vieste si trattiene per più giorni, si gode appieno ciò che la città offre. Non è una località per un turismo mordi e fuggi. Chi viene qui ci vuole restare».
C’è chi è spaventato però dai prezzi. Ha letto della critica di Briatore sugli aumenti nei lidi?
«Basta osservare i prezzi delle località balneari della Grecia per comprendere che i nostri prezzi non sono poi così elevati. Sul Gargano, poi, ci sono stabilimenti per qualsiasi tasca. Qui da noi un lettino può costare anche solo otto euro. Certo, chi può spendere di più troverà strutture con standard più elevati. Non si può generalizzare».
Pensa che i prezzi alti stiano danneggiando il settore?
«La linea bisogna tracciarla alla fine. I numeri diranno se c’è stato un calo o meno. Il turismo pugliese va bene e ha ancora dei margini di crescita importanti. Sicuramente c’è qualcosa di migliorare».
Cosa ad esempio?
«Le infrastrutture ad esempio, le aree portuali, gli aeroporti in particolare nella zona dell’alta Puglia, le strade. Se noi rendiamo la Puglia più interconnessa sicuramente potremo crescere ulteriormente. A questo si aggiunge la capacità degli imprenditori di intercettare le diverse fasce di turisti. Tutti devono poter farsi una vacanza senza che questo risulti proibitivo».
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