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VIESTE/ SCONTRO SOTTO AL PIZZOMUNNO, GLI EX AMICI NOBILETTI E FALCONE SI CONTENDONO ELEZIONI REGIONALI E COMUNALI.

La rottura tra sindaco ed ex vice ha scampagnato i programmi. Il primo può correre per terzo mandato ma trovando a sfidarlo l’albergatrice (con cui sta il big Manzionna). Ma prima c’è Bari.

Un occhio alle elezioni regionali, che potrebbero svolgersi a ottobre 2025, e l’altro alle elezioni comunali, attese per l’autunno del 2026.

A Vieste gli ex amici Giuseppe Nobiletti e Rosseila Falconestanno entrambi lavo­rando nella costruzione del proprio futuro politico.

La rottura del sindaco e presidente della Provincia con la propria vicesindaca e as­sessore al turismo è stata clamorosa lo scorso anno e ha scompaginato i piani or­ganizzati da anni, quando il gruppo civico di “Vieste sei tu”, in carica a Palazzo di città dal lontano 2016, era ancora granitico e si ragionava come un’unica testa, con perfet­to equilibrio tra Falcone e l’altra assessore forte, la titolare della cultura Graziamaria Starace.

Quello che invece è accaduto è noto, es­sendo stato a lungo raccontato: il venir meno del rapporto personale e politico tra Nobiletti e Falcone ha determi­nato da un lato le dimissioni dalla giunta e la convergenza netta dell’imprenditrice tu­ristica, insieme all’altro ex assessore Dario Carlino, sul Pd di Raffaele Piemontese – che l’ha posta nel cda di AQP spa negli scor­si anni – mentre dall’altro lato ha visto il sin­daco lavorare sempre più manifestamente al puntellamento di una propria rete in Capitanata.

Tante azioni a Palazzo Dogana vengono fa­cilmente lette in queste modo dagli addetti ai lavori, interni ed esterni all’ente Provin­cia: dalle assunzioni (come quella del vice- sindaco sammarchese Nicola Potenza, dopo quelle del piddino lucerino Antonio di Carlo e del sipontino Giuseppe La Torre, uomo di Rosario Cusmai e dunque espressione di CON) al mega affidamento diretto da 60mila euro per attività promozio­nali in favore della testata Online L’Imme­diato, in aggiunta al lavoro già svolto dal­l’agenzia Comunica di Manfredonia.

Tutto finalizzato, secondo i beninformati, a far emergere il sempre più presente Nobi­letti come protagonista della scena politica, in contrasto a Piemontese e,al Pd. A detta dei rumors, ad esempio, il viestano avrebbe individuato come proprio riferimento a Manfredonia l’ex vicesindaco Franco La Torre, oggi referente di Molo 21, la civica che esprime il neo primo cittadino Domeni­co la Marca.

Ma basterà tale rete per le regionali e le co­munali?

“A Vieste è un segreto di Pulcinella che sia Nobiletti che Falcone guardino alla poltro­na di sindaco”, dicono a l’Attacco i beninfor­mati. “Il via libera del governo al terzo man­dato ha cambiato la situazione, dunque se negli scorsi anni pareva una questione tra Falcone e Starace adesso è chiaro che No­biletti intende essere rieletto. Ma le elezioni regionali arriveranno prima delle comunali e nel caso Nobiletti scegliesse la candida­tura a Bari dovrebbe dimettersi da primo cit­tadino, come fece il lucerino Antonio Tuto­lo anni fa. Rossella Falcone, dal canto suo, potrebbe candidarsi per la Regione, ovvia­mente con Piemontese, ma qui è dato per certo innanzitutto che lei e Nobiletti potreb­bero sfidarsi alle comunali”.

Lo stesso botta e risposta polemico tra la consigliera di AQP spa e il sindaco sui lavori nel borgo ottocentesco della città garganica è stata da tutti interpretata in chiave elet­toralistica.

“Se Nobiletti venisse eletto in Regione per il Comune si aprirebbe uno spazio per l’assessora Starace, sua fedelissima. Ma ad oggi quello che è certo è che il consiglio re­gionale resta un’ambizione sia di Nobiletti che di Falcone e che l’eventuale bocciatura alle urne avrebbe ripercussioni sicure a li­vello locale”.

La frantumazione del gruppo monolitico dì “Vieste sei tu” rende entrambi più deboli, in quanto divisi. Il peso del bacino elettorale di Rossella Falcone è indubbio e radicato nell’imprenditoria turistica: la famiglia Fal­cone è molto ramificata, idem quella del compagno Vito Turi, cui appartengono al­cune tra le più belle strutture alberghiere della capitale turistica delle vacanze.

In più Nobiletti ha perso il sostegno di Gigi Manzionna, il più grande imprenditore del settore turistico (con 600 dipendenti in estate e migliaia di posti letto), presidente regionale FAITA (Federazione Complessi Turistico-ricettìvo all’aria aperta).

Manzionna, che fu il principale mentore dell’operazione di “Vieste sei tu”, avrebbe rotto con Nobiletti già prima del divorzio tra sindaco e Falcone. E’ considerato molto le­gato, sul piano personale, alla coppia Turi – Falcone mentre sul piano politico è indicato come piemontesiano.

Lo spostamento sulla albergatrice da parte di vari gruppi di interesse, insomma, è un fattore di primo piano e potrebbe estender­si, specie considerando che Falcone è tutt’uno col vicepresidente della Regione e dominus Pd Piemontese (il quale ha giurato vendetta contro Nobiletti).

Ecco perché diventa allora essenziale per Nobiletti allargarsi sul territorio provinciale, in modo da compensare le perdite nella propria città, dove il suo mandato scadrà a settembre 2026.

Resta da capire se slitterà il voto delle re­gionali e se ci sarà la finestra elettorale di ottobre 2026 per le amministrative comu­nali.

l’attacco