Il direttore del dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro, infatti, ha comunicato in via ufficiale al presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano e al vicepresidente e assessore al Bilancio Raffaele Piemontese, lo sforamento da parte di nove strutture su dieci tra aziende e enti del servizio sanitario regionale dei tetti della spesa farmaceutica, in violazione della legge regionale che prevede la decadenza dei manager.
Solo il Policlinico di Bari non ha superato i limiti di spesa.
Nei confronti dei 6 direttori Asl è stata aperta ufficialmente la fase di contraddittorio previsto dal decreto legislativo 171/2006, cui è stato posto il termine del 2 settembre 2024 per rispondere alle contestazioni.
Il contraddittorio – emerge dalla comunicazione ai direttori generali – è da instaurarsi prima della decadenza ed è previsto, tra l’altro, dalla nota della Presidenza del Consiglio dei ministri del 27 aprile 2022, inviata alla Regione in sede di istruttoria per una eventuale impugnativa costituzionale della legge regionale, con la quale si chiedevano rassicurazioni sulla applicazione della normativa nazionale sulla decadenza dei direttori.
Il Dipartimento ha contestato lo sforamento, chiedendo quindi ai manager delle aziende le eventuali controdeduzioni che dovranno arrivare entro il 2 settembre e che saranno analizzate in contraddittorio.