La stagione turistica 2024 tra qualche settimana volgerà al termine. Nel bene e nel male, nonostante dati discordanti, persiste la piena consapevolezza che Vieste resta e resterà ancora un luogo dove trascorrere le vacanze.
Ciò che, tuttavia, ha più caratterizzato questo periodo è la forte discrepanza tra interessi sociali e privati.
E’ fuori dubbio che la città ha assunto un posto di rilievo anche nel panorama nazionale dell’informazione. Allo stesso modo non possiamo negare che, come fonte di reddito pro capite, il cosiddetto terziario avanzato, cioè il turismo, sia la fonte primaria. Senza con questo tralasciare il settore agricolo, con l’ulivo che sul podio detiene subito dopo la piazza più importante.
Sul tavolo, però, giacciono da sempre grandi problemi non risolti, che si acuiscono con il tempo: approccio alla legalità, integrazione armonica della società e del suo sistema produttivo, infrastrutture inadeguate.
Ma, ancor più forte risuona la tematica della sicurezza in senso ampio: sanitaria, ambientale, sul lavoro, sociale, di legalità.
Nodi grossi, ma che restano sempre al pettine.
Per fortuna c’è anche un forte spirito di solidarietà, dedizione e propensione a fare, da parte dell’associazionismo locale che cerca di sopperire nel miglior modo possibile a delle carenze importanti che la nostra città dovrà dotarsi.
Sicuramente questa Amministrazione comunale ha mosso dei passi, ma non ha dimostrato di avere una visione. Ha preferito interpretare “La grande abbuffata”, film cult con quell’idea sempre più evidente di una progressiva chiusura nei confronti del mondo al di fuori della propria cerchia politica.
Riteniamo sia giunto il tempo della maturità per rendere l’adeguato merito al nostro meraviglioso territorio che la natura ci ha offerto, e restituire ai Cittadini parte del benessere che negli anni continua ad accumularsi da una parte e solo gravare per altri acutizzandone i problemi.
Nei prossimi mesi incontreremo e ci faremo conoscere meglio dalla Cittadinanza, incontrando tutte le forze sociali e politiche, senza tralasciare nessuno. Con un obiettivo chiaro: mettere al centro la Persona.
Chiunque vorrà, potrà approcciarsi e discutere, ovviamente mettendo a disposizione il proprio cuore per Vieste.
Oltre a ciò, ricordiamo che, alla natura predatoria degli aracnidi indigeni, preferiamo la confidenza e l’empatia dei tursiopi.
il portavoce
gaetano dimauro