Menu Chiudi

ISOLE TREMITI/ MANCA LA MAESTRA: SCUOLA MATERNA NEGATA, BIMBI COSTRETTI A RIMANE A CASA. E I PIÙ GRANDI «EMIGRANO» A TERMOLI

Mentre i bambini di elementare e medie si trasferiscono a Termoli con uno dei genitori per poter seguire le lezioni, per quelli dell’infanzia non ci sono alternative. La sindaca Lisci: «Speriamo che qualcuno accetti l’incarico».

Anche quest’anno nessun bambino frequenta la scuola sulle Isole Tremiti. Dal 16 settembre, giorno di apertura delle scuole, infatti, manca ancora all’appello la maestra della scuola dell’infanzia. Sono sette i bambini di tre anni che quest’anno attendono di entrare nella loro nuova classe. Ma dal 16 settembre ad oggi però nessuna maestra, inserita nelle graduatorie, ha accettato di andare alle Isole Tremiti.

Il 2024-2025 doveva essere l’anno della riapertura della scuola dell’infanzia, rimasta chiusa lo scorso anno scolastico. La decisione di riaprire la scuola rientrava in una serie di sforzi da parte del Comune, mirati per un passo concreto nella lotta contro lo spopolamento anagrafico dell’arcipelago. Anche perché, alle Tremiti, oltre ai sette piccoli alunni che attendono, con impazienza, la loro nuova maestra, ci sono altri dieci studenti delle elementari e delle medie costretti a frequentare gli istituti sulla terraferma, in particolare a Termoli. Ma per poter andare a scuola questi bambini si trasferiscono sulla terra ferma con uno dei genitori, per tornare nella loro casa sulle isole solo il fine settimana.

«C’è preoccupazione – spiega al Corriere la sindaca delle Diomedee, Annalisa Lisci – che la scuola non possa riaprire. Una preoccupazione che sale tra gli stessi genitori dei sette bambini che speravano di poter frequentare la scuola qui nelle isole. Tutti, compresa la dirigente dell’istituto di Rodi Garganico da cui dipende la nostra scuola, ci dicono di attendere. Ma la paura che l’istituto non possa riaprire è molto alta. Speriamo che nei prossimi giorni qualche maestra accetti».

Sono circa 400 gli abitanti delle Isole Tremiti, alcuni dei quali non risiedono sulle Diomedee tutto l’anno. Delle cinque isole solo due sono abitate: San Nicola, dove hanno sede il Comune e la scuola, e San Domino, dove si trovano le maggiori strutture turistiche.

corrieredelmezzogiorno