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Nuova esperienza per gli studenti di Peschici presso l’impianto di smaltimento rifiuti

Il riciclaggio può far risparmiare producendo energia e carta pulita.

Al fine di far maturare nei preadolescenti una co­scienza ambientalistica, i docenti di Scienze della scuola media Libetta hanno accompa­gnato gli alunni a Foggia presso l'impianto di smaltimento e ri­ciclaggio dei rifiuti solidi urbani. Detto impianto presenta, inoltre, una particolarità, che ha colpito molto i ragazzi: la termovaloriz­zazione, ovvero la produzione di energia attraverso il biogas spri­gionato dall'incenerimento dei ri­fiuti. Noi ragazzi di IIA, II/A, III/A e III/B siamo andati a visitare la discarica e il centro A.M.LC.A. per il riciclaggio di carta, vetro e plastica. La discarica era formata da una grossa montagna di rifiuti, che sarà ricoperta di terra entro il 2010, su cui alcuni addetti ope­ravano la fase dello stoccaggio, che consiste nella selezione dei vari materiali solidi da riciclare. In media, la vita di una discarica dura fra i tre e i cinque anni. Su di essa è stata impiantata una cen­trale di biogas, che viene raccolto da un macchinario apposito e tra­sformato in energia elettrica. L'impianto è collegato alla rete Enel, a cui fornisce l'energia pro­dotta. L'area attorno alla discarica, anche quando questa finirà il suo ciclo vitale, resterà deturpata da questa ingombrante presenza: l'odore non è dei migliori, nei campi sono presenti buste e buste di plastica, talvolta, vuote, ma tal­volta, anche piene. Nella zona del­la discarica c'erano anche molti animali morti come: cani e topi. Nel centro di raccolta di rifiuti differenziati, le macchine e gli operai continuavano a seleziona­re ciò che arrivava. La discarica e il centro A.M.LC.A., che abbiamo visitato, servono i Comuni di: Fog­gia, Biccari, Castelluccio dei Sau­ri, ecc. La carta differenziata serve a produrre cartone oppure nuova carta pulita. A seconda di quanta carta si è riprodotta, il Comune riceve dei soldi. Pensandoci, dun­que, riciclare non solo assicura meno inquinamento, ma meno tasse o, addirittura, maggiori ser­vizi per i cittadini. Bisogna pen­sare che in Italia, i190% dei gior­nali viene stampato su carta ri­ciclata. Il centro si sta preparando an­che al riciclo del Rsu, cioè il ri­fiuto solido urbano (il nostro nor­male sacchetto dell'immondizia). Il Rsu verrà diviso in residuo umi­do e secco. L'umido è composto da residui di cibo e potrebbe essere trasformato da appositi macchi­nari, inpiantabili anche in casa, in concime domestico, di certo, di qualità superiore a quello indu­striale. Il residuo secco, invece, è formato da carta, plastica, ecc. e può essere riciclato, o attraverso impianti di termovalorizzazione o al plasma, per produrre energia. Questi macchinari sono molto ingombranti e costosi. A ciò si aggiunge anche il fatto che sono molto inquinanti. Tuttavia, la scienza sta facendo passi da gi­gante e, fra poco, questi problemi verranno risolti. Il mondo ha co­munque bisogno della nostra buo­na volontà. Quindi: riciclate!

Michele De Nittis, III/B Giuseppe Di Miscia, II/A