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L’ITALIA DICE “NO” AL CIBO SINTETICO: È LEGGE. L’ON. GATTA: “DECISIONE DI VITALE IMPORTANZA”

Alla Camera dei Deputati è stato dato il via libera al provvedimento che in Italia vieta la produzione e la commercializzazione del cibo sintetico, con 159 voti favorevoli, 53 contrari e 34 astensioni al testo del disegno di legge che reca ‘Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonché di divieto della denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali’. Il provvedimento era stato approvato in Senato il 19 luglio scorso. 

Una recente indagine svolta da Coldiretti ha rilevato che il 74% degli italiani è contrario al cibo artificiale, in quanto, oltre a uno scetticismo generale, non se ne conoscono gli effetti sulla salute.

Prima dell’approvazione si era espresso in questi termini l’on. Giandiego Gatta: “Ci troviamo di fronte a una decisione di vitale importanza per il nostro patrimonio agroalimentare: dobbiamo decidere se consentire che nei supermercati, nei ristoranti e sulle tavole degli Italiani vi siano prodotti che qualcuno pretende di poter definire “carne” e che carne non sono. Questa decisione incide profondamente sulle nostre tradizioni culturali e sull’innovazione.

L’Unione Europea deve comprendere che l’agroalimentare italiano è un pilastro fondamentale del nostro Paese e che il nostro Paese è un pilastro fondamentale dell’Europa e che la difesa del nostro patrimonio agroalimentare è, quindi, non solo una priorità economica ma anche una questione culturale e identitaria. 

Ci sono preoccupazioni legate non solo alla protezione delle tradizioni gastronomiche italiane, ma anche alla sicurezza alimentare e alla salute umana. Siamo davvero sicuri che i cibi “sintetici” siano la migliore alternativa rispetto alla carne vera e che non sia solo un modo per invadere una porzione di mercato con messaggi ingannevoli a scapito di consumatori? Per questo, il nostro impegno è e rimane quello di proteggere i nostri cittadini, il nostro patrimonio e di contribuire a un futuro alimentare sostenibile per l’Europa”.