L’Associazione della Stampa di Puglia chiede la revoca dell’avviso pubblico, pubblicato il 25 maggio e in scadenza il prossimo 9 giugno, di “indagine conoscitiva per reclutare senza concorso un addetto stampa del Comune” di Vico del Gargano. Secondo Bepi Martellotta, presidente del sindacato dei giornalisti pugliesi, “ravviso pubblico confonde la figura del portavoce del sindaco con quella dell’addetto alla comunicazione del comune”. “O il sindaco – continua Martellotta – ritiene che le sedute dell’intero Consiglio comunale eletto, le attività dell’istituzione, le commissioni e le iniziative amministrative del Municipio siano totalmente riconducibili alla sua personale figura e alle sue attività politiche, nel qual caso siamo di fronte ad una dittatura, oppure sarebbe utile distinguere tra chi è addetto alla comunicazione istituzionale del Comune e, dunque, deve comunicate a tutti i cittadini a prescindere dal loro colore politico da chi, invece, reclutato tramite
‘intuitu personale’ e senza procedura di evidenza pubblica – come prevede il suddetto avviso – deve svolgere ruolo di portavoce del sindaco e far parte del suo staff.
“In secondo luogo – insiste il presidente – colpisce la remunerazione prevista per l’eventuale vincitore dell’inusuale avviso”, che prevede 420 euro mensili per una prestazione continuativa in regime libero-professionale: “Ipotizzando almeno 30 ore settimanali per 5 giorni, il malcapitato giornalista ! verrebbe pagato meno di 4 euro l’ora”, dichiara Martellotta. “Immaginiamo – conclude – che un sindaco che ha giurato sulla Costituzione di una Repubblica fondata sul lavoro abbia ben presente che tale remunerazione, fatta salva la norma sull’equo compenso purtroppo inapplicabile alle attività giornalistiche, sarebbe paragonabile allo sfruttamento nei campi e ai fenomeni di caporalato che anche Vico del Gargano conosce e soffre nella sua splendida terra”.