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NEL FOGGIANO LA MUSICA AIUTA LE PIANTE. L’ARMONICOLTURA DI “POSTA FAUGNO” È PUNTO DI RIFERIMENTO EUROPEO

La musica classica per far crescere meglio le piante, senza ricorrere a prodotti chimici. Succede in provincia di Foggia, nelle campagne di San Paolo di Civitate presso l’azienda Posta Faugno dove grazie alle note musicali pomodori, asparagi, ortaggi, uva e olive crescono in maniera sana e rigogliosa. Siamo di fronte ad uno dei più innovativi progetti di agricoltura biomusicale, un metodo di coltivazione originale che ben si colloca all’interno  di un più ampio cammino verso lo sviluppo sostenibile.

Siamo stati in azienda dove abbiamo incontrato Luca Niro che insieme alla sua famiglia porta avanti la bellissima masseria nel cuore dell’Alto Tavoliere pugliese. Luca nei suoi campi ha installato una decina di altoparlanti che diffondono principalmente la musica del biomusicista Emiliano Toso, un biologo molecolare famoso in tutto il mondo per la sua Translational Music, una musica vicina alla biologia utilizzata in moltissimi contesti diversi in virtù dei suoi effetti benefici. “La nostra famiglia ha fatto della propria passione un impegno, accompagnando Posta Faugno da un’agricoltura già tradizionalmente Biologica a un’agricoltura Biomusicale. Armonicoltura è il nome del nostro progetto, un supporto sperimentale e innovativo alla prassi biologica, così da rendere la nostra azienda tra i punti di riferimento per l’agricoltura biologica sperimentale in Italia e in Europa”.

Gli effetti sulle colture? “La musica fa bene alle piante. Ogni giorno, Toso, Mozart, Vivaldi insieme al altri brani di musica classica e al canto degli uccelli accompagnano lo sviluppo quotidiano di piante ed ortaggi. Gli organismi vegetali rispondono positivamente agli stimoli musicali e alle vibrazioni prodotte dalle onde sonore. Sono diversi gli studi che confermano tutto questo. I benefici sono davvero tanti, soprattutto nelle fasi embrionali, ma anche nella fase finale quando si nota una lamina fogliare molto più spessa e dei frutti più resistenti a stress abiotici e biotici. La musica ci consente di non utilizzare concimi chimici, solo nutrienti con matrice organica. Stiamo davvero ottenendo ottimi risultati”.

saverio serlenga

NEL FOGGIANO LA MUSICA AIUTA LE PIANTE. L’ARMONICOLTURA DI “POSTA FAUGNO” È PUNTO DI RIFERIMENTO EUROPEO

La musica classica per far crescere meglio le piante, senza ricorrere a prodotti chimici. Succede in provincia di Foggia, nelle campagne di San Paolo di Civitate presso l’azienda Posta Faugno dove grazie alle note musicali pomodori, asparagi, ortaggi, uva e olive crescono in maniera sana e rigogliosa. Siamo di fronte ad uno dei più innovativi progetti di agricoltura biomusicale, un metodo di coltivazione originale che ben si colloca all’interno  di un più ampio cammino verso lo sviluppo sostenibile.

Siamo stati in azienda dove abbiamo incontrato Luca Niro che insieme alla sua famiglia porta avanti la bellissima masseria nel cuore dell’Alto Tavoliere pugliese. Luca nei suoi campi ha installato una decina di altoparlanti che diffondono principalmente la musica del biomusicista Emiliano Toso, un biologo molecolare famoso in tutto il mondo per la sua Translational Music, una musica vicina alla biologia utilizzata in moltissimi contesti diversi in virtù dei suoi effetti benefici. “La nostra famiglia ha fatto della propria passione un impegno, accompagnando Posta Faugno da un’agricoltura già tradizionalmente Biologica a un’agricoltura Biomusicale. Armonicoltura è il nome del nostro progetto, un supporto sperimentale e innovativo alla prassi biologica, così da rendere la nostra azienda tra i punti di riferimento per l’agricoltura biologica sperimentale in Italia e in Europa”.

Gli effetti sulle colture? “La musica fa bene alle piante. Ogni giorno, Toso, Mozart, Vivaldi insieme al altri brani di musica classica e al canto degli uccelli accompagnano lo sviluppo quotidiano di piante ed ortaggi. Gli organismi vegetali rispondono positivamente agli stimoli musicali e alle vibrazioni prodotte dalle onde sonore. Sono diversi gli studi che confermano tutto questo. I benefici sono davvero tanti, soprattutto nelle fasi embrionali, ma anche nella fase finale quando si nota una lamina fogliare molto più spessa e dei frutti più resistenti a stress abiotici e biotici. La musica ci consente di non utilizzare concimi chimici, solo nutrienti con matrice organica. Stiamo davvero ottenendo ottimi risultati”.

saverio serlenga