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IL CONTRIBUTO DELL’ENTE PARCO NAZIONALE DEL GARGANO ALLE FRACCHIE DEL COMUNE DI SAN MARCO IN LAMIS

L’Ente parco nazionale del Gargano, accogliendo la richiesta del Comune di San Marco in Lamis, ha confermato anche per quest’anno il sostegno alle Fracchie, la Rete del Fuochi.

Tale decisione si inserisce nelle azioni con cui il Parco nazionale del Gargano persegue gli obiettivi di promozione del territorio attraverso la valorizzazione di elementi culturali e identitari.

“Le Fracchie rappresentano una tradizione antichissima preservata nel tempo grazie all’impegno e alla dedizione della Comunità locale che ha saputo lavorare in maniera efficace anche alla crescita dell’importanza dell’evento dall’importante significato religioso a cui esse sono associate. Grazie al prezioso lavoro svolto negli anni addietro dall’Amministrazione Comunale, che ha inserito la processione nella Rete dei Fuochi regionale e con il sostegno dell’Ente parco sarà possibile portare a termine il progetto di collocazione nel circuito internazionale dei Fuochi e ambire a prestigiosi riconoscimenti. Le Fracchie, oltre che essere una manifestazione di valenza culturale e antropologica, sono inserite in un contesto geografico caratterizzato da una forte spiritualità che ne accresce la fascinazione e il potenziale in termini di attrattività. San Marco ha una storia di fede e religione millenaria e le Fracchie possono essere un ulteriore elemento di interesse utile all’affermazione dell’identità e dell’immagine del territorio necessari a un utile posizionamento del Gargano intero nel mercato turistico nazionale e non solo” ha commentato il presidente Pasquale Pazienza.

“Un ringraziamento particolare va al Parco nazionale del Gargano, al presidente, al direttore facente funzioni, a tutta la struttura che ogni anno mostrano sensibilità e vicinanza a una tradizione antichissima che è religiosa, ma anche popolare ed è sicuramente una delle più importanti del nostro territorio. Domani come ogni anno si ripeterà questo rito che attira nel nostro paese tante persone per la bellezza, per la specificità e per la spettacolarità della manifestazione. Quindi grazie a tutti coloro che verranno a San Marco per assistere a questo rito che è religioso ma anche popolare, caratterizzato da un legame profondo con tutta la comunità che vi partecipa attivamente, a partire dalle scuole.  Come ogni anno inoltre faremo la Fracchia dedicata ai nostri concittadini che vivono all’estero”, ha commentato il Sindaco Michele Merla.

Da circa quattro secoli a San Marco in Lamis ogni anno la sera del venerdì Santo, si svolge uno dei riti religiosi più suggestivi del nostro territorio, la processione delle Fracchie.

Le Fracchie sono grandi torce di varie dimensioni che arrivano a sfiorare i 10-12 metri di lunghezza costituite da un tronco tagliato longitudinalmente e riempito di rami, sterpi, schegge di legno e frasche. Vengono utilizzate per realizzare un falò di forma conica appoggiato su apposititi carrelli di ferro.

Le Fracchie hanno il compito di illuminare il cammino della Madonna Addolorata alla ricerca del figlio la notte del venerdì Santo. Le origini di questo rito risalgono ai primi del XVIII secolo, epoca della edificazione della Chiesa dell’Addolorata, posta lontana dal centro abitato. Nel tempo la processione delle Fracchie è diventato uno dei riti più suggestivi della Settimana Santa.

IL CONTRIBUTO DELL’ENTE PARCO NAZIONALE DEL GARGANO ALLE FRACCHIE DEL COMUNE DI SAN MARCO IN LAMIS

L’Ente parco nazionale del Gargano, accogliendo la richiesta del Comune di San Marco in Lamis, ha confermato anche per quest’anno il sostegno alle Fracchie, la Rete del Fuochi.

Tale decisione si inserisce nelle azioni con cui il Parco nazionale del Gargano persegue gli obiettivi di promozione del territorio attraverso la valorizzazione di elementi culturali e identitari.

“Le Fracchie rappresentano una tradizione antichissima preservata nel tempo grazie all’impegno e alla dedizione della Comunità locale che ha saputo lavorare in maniera efficace anche alla crescita dell’importanza dell’evento dall’importante significato religioso a cui esse sono associate. Grazie al prezioso lavoro svolto negli anni addietro dall’Amministrazione Comunale, che ha inserito la processione nella Rete dei Fuochi regionale e con il sostegno dell’Ente parco sarà possibile portare a termine il progetto di collocazione nel circuito internazionale dei Fuochi e ambire a prestigiosi riconoscimenti. Le Fracchie, oltre che essere una manifestazione di valenza culturale e antropologica, sono inserite in un contesto geografico caratterizzato da una forte spiritualità che ne accresce la fascinazione e il potenziale in termini di attrattività. San Marco ha una storia di fede e religione millenaria e le Fracchie possono essere un ulteriore elemento di interesse utile all’affermazione dell’identità e dell’immagine del territorio necessari a un utile posizionamento del Gargano intero nel mercato turistico nazionale e non solo” ha commentato il presidente Pasquale Pazienza.

“Un ringraziamento particolare va al Parco nazionale del Gargano, al presidente, al direttore facente funzioni, a tutta la struttura che ogni anno mostrano sensibilità e vicinanza a una tradizione antichissima che è religiosa, ma anche popolare ed è sicuramente una delle più importanti del nostro territorio. Domani come ogni anno si ripeterà questo rito che attira nel nostro paese tante persone per la bellezza, per la specificità e per la spettacolarità della manifestazione. Quindi grazie a tutti coloro che verranno a San Marco per assistere a questo rito che è religioso ma anche popolare, caratterizzato da un legame profondo con tutta la comunità che vi partecipa attivamente, a partire dalle scuole.  Come ogni anno inoltre faremo la Fracchia dedicata ai nostri concittadini che vivono all’estero”, ha commentato il Sindaco Michele Merla.

Da circa quattro secoli a San Marco in Lamis ogni anno la sera del venerdì Santo, si svolge uno dei riti religiosi più suggestivi del nostro territorio, la processione delle Fracchie.

Le Fracchie sono grandi torce di varie dimensioni che arrivano a sfiorare i 10-12 metri di lunghezza costituite da un tronco tagliato longitudinalmente e riempito di rami, sterpi, schegge di legno e frasche. Vengono utilizzate per realizzare un falò di forma conica appoggiato su apposititi carrelli di ferro.

Le Fracchie hanno il compito di illuminare il cammino della Madonna Addolorata alla ricerca del figlio la notte del venerdì Santo. Le origini di questo rito risalgono ai primi del XVIII secolo, epoca della edificazione della Chiesa dell’Addolorata, posta lontana dal centro abitato. Nel tempo la processione delle Fracchie è diventato uno dei riti più suggestivi della Settimana Santa.