Michele Lauriola, residente a Campobasso, è l’autore della Tintilia del Molise Doc San Mercurio annata 2022, che ha ottenuto la “Gran Medaglia d’Oro”.
Al 32° Concorso Enologico Internazionale “Mondial des Vins Extrèmes” che si è tenuto in Valle d’Aosta nei giorni scorsi, la Tintilia del Molise Doc “San Mercurio” annata 2022, il vino realizzato da Michele Lauriola,originario dì Monte Sant’Angelo ma residente a Campobasso, è stato l’unico vino rosso del Centro Sud Italia ad ottenere la “Gran Medaglia d’Oro”.
Riconoscimento anche per la Tintilia del Molise Doc “Herero” sempre annata 2022 che ha ottenuto la “Medaglia d’Oro’’.
Soltanto tre vini rossi italiani hanno ricevuto la Gran Medaglia d’Oro, massimo riconoscimento del concorso previsto per ì vini che ottengono un punteggio da 93 a 100: un vino della Lombardia, uno della Liguria e la Tintilia del Molise “San Mercurio”, annata 2022 di cui Michele Lauriola è “l’autore”, essendo l’enologo.
“Due anni fa mi ero posto come obiettivo quello di elevare la qualità della Tintilia ‘San Mercurio’della cantina Herero – ha detto Michele Lauriola enologo dell’azienda molisana – obiettivo, oggi, ampiamente raggiunto con un risultato mai ottenuto prima per questo vino. Il riconoscimento è il frutto di un attento e complesso lavoro svolto in vigna e in cantina. È sempre bello ricordare che questa mia passione è nata nella città di Monte Sant’Angelo dove ho vissuto fino alla maggiore età”.
Il concorso seleziona i migliori vini, frutto di una viticoltura estrema, faticosa ed eroica con la finalità di promuovere e salvaguardare le produzioni di piccole aree vitivinicole che si caratterizzano per storia, tradizione e unicità, di grande valore ambientale e paesaggistico.
Nell’edizione 2024 del Mondial des Vins Extrèmes sono stati giudicati 1.015 vini provenienti da 25 nazioni utilizzando come metodo di valutazione la scheda della Union Internationale des .Oenologues, in uso nei Concorsi Internazionali.
La manifestazione enologica di caratura mondiale è organizzata dal CERVIM (Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana) di Aosta, in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier (AIS) Valle d’Aosta e l’Assessorato del Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta con il patrocinio dell’O.I.V. (Organisation Internationale de la Vigne et du Vin).
Il concorso autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, fa parte di VINOFED, la Federazione dei Grandi Concorsi enologici, che raggruppa 17 tra i più importanti concorsi internazionali.
“La viticoltura è sempre stata la mìa passione, anche se nasco come economista e oggi sono funzionario all’Univérsità degli Studi del Molise, a Campobasso – ha continuato Michele Lauriola -, L’enologia va oltre la passione, invece, al netto del titolo dì laurea conseguito anni addietro, il successo di un vino, al di là del bravo enologo e della cantina, è il successo di un territorio”.
Il vitigno Tintilia è l’unico autoctono del Molise, ha un grappolo a bacca rossa, che cresce in messo ai tralci, ed ha rischiato l’abbandono, perché è difficile da coltivare e dà basse rese: ma se ben lavorato dà un vino straordinario. “È stato riscoperto proprio perché può dare dei vini importanti, premiati anche in concorsi enologici di prestigio, come la medaglia d’oro al‘Berlin WineTrophy’, sempre quest’anno”.
Lauriola ne descrive le caratteristiche: “L’uva viene diraspata, pigiata e vinificata secondo il metodo tradizionale in ‘rosso’ con una macerazione della buccia per circa 10 giorni in vinificatori di acciaio inox ad una temperatura controllata di 25/26°C. Successiva separazione dei vini fiore dal pressato. Durante la vinificazione vengono effettuati diversi delestage con e senza aria. Vino dai tannini morbidi. A fine fermentazione il vino viene mantenuto nei serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata per 12 mesi. La gradazione alcolica è di 13,50%”.
Le conclusioni di Nicola Abbrescia, presidente del CERVIM: “Per la prima volta abbiamo superato quota 1.000 vini. È un dato che, oltre a inorgoglirci, ci fa capire che abbiamo intrapreso la strada giusta e che dovremo mettere un grande impegno nei prossimi anni”. Leitmotiv ripreso da Alberto Levi, presidente dell’AlS Valle d’Aosta: “La viticoltura eroica è una realtà forte, una nicchia come numeri ma sulla quale gravita un grande interesse, si tratta di vini molto ricercati, magari meno forti ma più eleganti”.
La 32° edizione del Mondial des Vins Extrèmes ha premiato oltre 300 vini prodotti in zone di viticoltura eroica, tra montagne e isole, con oltre 1000 etichette in gara. Il concorso internazionale, organizzato dal CERVIM, ha visto la partecipazione di 356 aziende provenienti da 25 paesi, dimostrando la crescente importanza di queste produzioni.
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