I dati diffusi qualche giorno fa alla rassegna internazionale del turismo a Rimini hanno confermato il Gargano come locomotiva del turismo della Puglia e Vieste come indiscussa regina per numero di “presenze” (sono quelle che contano ai fini dell’industria alberghiera), con cifre nel complesso più che soddisfacenti in una competizione sempre più agguerrita tra i vari sistemi turistici italiani, mediterranei e globali.
Ecco, partire dall’idea di costruire un “sistema” è forse utile per cercare ripartenze e riposizionamenti e soprattutto aumentare l’attrattività della provincia di Foggia che, sulla carta, presenta un ventaglio di proposte difficili da trovare altrove tutte insieme: mare, colline, borghi “arancioni”, parchi e paesaggi, laghi, centri storici, siti di interesse culturale ed archeologico, luoghi del silenzio e dello spirito, poli religiosi e giacimenti enogastronomici.
Insomma, il materiale per riempire depliant e spot non manca per continuare a convincere i turisti sulla bontà della proposta brand “Daunia-Gargano” come ribattezzato recentemente dalla Camera di commercio di Foggia. Anche sul fronte dei trasporti lo scenario è decisamente migliorato almeno per le medie lunghe distanze.
L’aeroporto di Foggia è ormai operativo da quasi due anni e pur con pochi voli comunque si sta ritagliando uno spazio rilevante nel panorama commerciale. All’appello mancherebbero i charter che sono prerogativa degli operatori turistici.
Fino a qualche anno fa gli operatori turistici del Gargano si lamentavano di dover raccogliere turisti agli aeroporti di Pescara, Bari o Napoli. Per fare un esempio, adesso lo scalo è a 60-70 minuti da Vieste, un raggio “internazionale” più che favorevole per qualsiasi imprenditore turistico, il che significa arrivare da Berlino al Gargano in tre ore. Se non è un cambiamento epocale poco ci manca. In ogni caso per favorire il cambiamento occorre appunto fare sistema e vendere il prodotto.
A breve ci saranno le grandi fiere internazionali dove si spostano pacchetti di migliaia di turisti. L’aeroporto c’è e l’occasione, è il caso di dirlo, va presa al “volo”.
gazzettacapitanata