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VIESTE/ I DIORAMI DI PASQUALE MATTERA IN CERCA DI UNA COLLOCAZIONE DEFINITIVA PERCHÈ POSSANO ESSERE AMMIRATI DAI VISITATORI TUTTO L’ANNO

“Sette anni di attività e 20.000 ore di lavoro per realizzare un’opera che è in continuo divenire”.

Si può identificare come un’ulteriore perla della bel­la città di Vieste la mostra di diorami di Pasquale Mattera “Vieste anni’50. Mestieri perduti”. Un’esposizione di scene che celebrano il centro garga- nico rappresentandone scorci, tradizioni e personaggi di un tempo. Ad occuparsi del certosino lavoro di realizza­zione di questa opera d’arte, in continuo divenire, è un cittadino amante dei proprio territorio e della propria sto­ria, Pasquale Mattera.

L’artìgiano/artista si dedica anima e corpo alla lavorazio­ne di questi diorami, che sono molto apprezzati da chi ne scopre l’esistenza. Ciò che però attanaglia l’appassio­nata attività del signor Pasquale è la collocazione di que­ste sue opere che meritano di essere esposte in maniera permanente, in modo tale da essere ammirate sia dalla comunità che dai visitatori tutto l’anno, ma che invece non trovano finora ancora una destinazione definitiva.

Ci eravamo già occupati della vicenda, perché il si­gnor Pasquale aveva i diorami collocati in un locale affit­tato, il cui tetto però era crollato, costringendolo a lascia­re in breve tempo il luogo, così si era ritrovato già all’inizio dell’anno senza una sede per poi trovare un altro spazio in Via Giovanni XXIII sempre in affitto ma con un costo maggiore, il punto è che a fronte di una pensione perce­pita di 900 euro, il costo di 550 euro di affitto naturalmente crea difficoltà economiche, che stanno mettendo a re­pentaglio tutto l’impegno e la dedizione che in questi anni il signor Pasquale ha messo nella sua arte.

“Non parliamo tanto di una questione economica quanto di una insensibilità nei confronti di questa mia attività molto apprezzata da tanti ospiti che lasciano i loro com­menti positivi. Ho rappresentato finora 276 personaggi realmente esistiti e poi luoghi, antiche tradizioni e vecchi mestieri. Il diorama rappresenta botteghe ormai scom­parse e tempi in cui a Vieste c’erano artigiani di ogni tipo. Il mio lavoro è un continuo, sto rappresentando tutto il centro storico di Vieste e devo aggiungere ancora altri personaggi. L’ultimo diorama al quale stavo lavorando e poi mi sono dovuto bloccare per mancanza di spazio è un pezzo dedicato agli emigranti, ho già fatto la corriera e i viaggiatori con le valigie, ma manca ancora il resto”. Matterà ha bisogno di uno spazio evidentemente più grande e dopo aver fatto appello alla Chiesa e al mondo dell’imprenditoria senza aver ricevuto risposta, si è rivol­to all’Amministrazione che gli ha fatto una proposta.

Nei progetti del signor Pasquale ci sarebbe anche la rea­lizzazione della processione di Santa Maria di Merino con almeno 400 personaggi cosicché coloro che non rie­scono a vivere l’evento religioso dell’8 e 9 maggio pos­sano conoscere questa devozione per la patrona di Vie­ste tutto l’anno attraverso i diorami.

Matterà lascerebbe questo luogo espositivo sempre aperto anche perché adiacente al laboratorio in cui con­tinua incessante il suo lavoro creativo.

“Sono sette anni che ho iniziato questa attività e ho mes­so insieme 20.000 ore di lavoro, realizzando tutto mie spese. Ora chiedo attenzione per queste mie creazioni, ci sono tante persone che ne riconoscono il valore e in­sieme a me stanno sollecitando la sensibilità di chi può fare qualcosa per valorizzare quest’opera che non vuole fare altro che promuovere Vieste”.

L’assessora al Comune di Vieste, Graziamaria Starace, ha spiegato a l’Attacco: “Abbiamo offerto a Matterà in un’ottica di promozione del territorio una soluzione per­ché riconosciamo il valore della sua opera che rappre­senta in maniera puntuale la nostra città negli anni ’50 con una descrizione dettagliata di persone e abitudini che merita di essere conosciuta. La trattativa con lui va avanti da tempo al punto che gli avevamo offerto di ospi­tare la mostra presso la Torre di San Felice in occasione della sua apertura”.

Starace ha proseguito: “Come Amministrazione non possiamo offrire locali in maniera diretta e personale, ma abbiamo pubblicato un bando con cui si mettono a dispo­sizione dei locali, anche molto ampi, alle associazioni culturali interessate, bando al quale anche lui stesso può partecipare. A questo si aggiunge l’altra proposta ossia quella di portare la mostra permanente nell’Ufficio per il turismo che ha sede in una ex pescheria in Piazza Marina Piccola. L’ufficio occupa poche postazioni, quindi il resto degli spazi possono essere a disposizione di Matterà per la mostra in modo tale che quando arrivano i turisti pos­sono ammirare l’opera. Stiamo lavorando alla delibera e la cosa è fatta a riprova che è nostra intenzione sostene­re la richiesta del nostro concittadino”.

Sembra, dunque, che la faccenda stia trovando risolu­zione e Mattera si augura che presto i suoi diorami siano parte integrante del patrimonio viestano da tutelare.

l’attacco