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CAGNANO VARANO/ LE COZZE E LA POSIDONIA DA PROBLEMA A RISORSA

Comune di Cagnano Varano, Libera Università del Mediterraneo, Wings Solutions, Università di Sarajevo, Albanian Center for Sustainable Development, Agency for Sustainable Development, Università della Tessaglia, B. Solutions, Istituto per la preservazione della biodiversità marina, Platforma 22, sono i dieci partner, provenienti da Bosnia, Grecia, Montenegro, Slovenia, Italia, di un ambizioso quanto straordinario e innovativo progetto, “Teamforadris”, che si propone di prevenire la mortalità di cozze e posidonia oceanica con l’innovazione tecnologica e il biorisanamento: si vuole trasformare le cozze e la posidonia da problema a risorsa.

Il progetto è finanziato per un milione e mezzo di euro dal programma interregionale ADRION e risponde all’emergenza climatica che sta provocando la mortalità delle cozze e della posidonia e si svilupperà lungo il corridoio blu del basso Adriatico e del golfo di Manfredonia.

«Coordinati dal Comune di Cagnano Varano, capofila del progetto che si svilupperà nell’arco di tre anni – spiega la coordinatrice del programma Michela Cariglia – saranno introdotti lungo la fascia costiera e negli allevamenti di mitili, una serie di sistemi innovativi di gestione tecnologica basato sul cloud e l’intelligenza artificiale e sull’utilizzo dei biopromotori naturali finalizzati non solo alla prevenzione della mortalità, ma anche alla valorizzazione del prodotto».

Il progetto prevede azioni pilota in 4 siti tra Puglia, Albania e Grecia basate su strumenti gestionali e tecnologie disponibili via APP che con l’utilizzo dei dati e dei biopromotori, enzimi che crescono naturalmente nel mare, stimolano la riproduzione naturale del seme di mitili e la tutela della prateria di posidonia, attivando l’ossigenazione delle acque e contribuendo in tempo reale all’adattamento al cambio climatico. Le biomasse rivitalizzate consentiranno il miglioramento della produzione alimentare dei mitili, un impatto positivo sull’ecosistema marino e verranno valorizzati i prodotti di scarto per l’utilizzo dei gusci in altre filiere come la mangimistica e la bioedilizia.

Cagnano Varano porta il Gargano nel network europeo delle scuole blue ed è stato candidato dalla Commissione europea per le buone pratiche di innovazione digitale e transizione ecologica per l’obiettivo SDG 14 Mare che mira a preservare la conservazione degli oceani, dei mari e delle risorse marine, quali elementi fondamentali per la salute e la salvaguardia dell’intero pianeta. «Il Comune di Cagnano Varano – spiega il sindaco Michele Di Pumpo – coordinerà i lavori che coinvolgono mediante un’azione sistematica gli operatori del settore, Coldiretti, Assoittica, Unic, AGCI, Confcooperative, Confimiagroalimentare, i produttori e quindi il Ministero delle politiche agricole, la stessa cittadinanza con le scuole in prima linea per innescare la nuova cultura del mare».

Un movimento integrato «perché salvare il mare dall’ipossia significa preservare – afferma Michela Cariglia – il territorio dalla desertificazione e attivare una economia legata alla valorizzazione del prodotto di scarto come i gusci di cozze con i quali è possibile creare lavoro per la produzione di integratori per la mangimistica e carbonato di calcio per la bioedilizia».

L’avvio del considerevole progetto lunedì 4 e martedì 5 a Cagnano con la partecipazione del coordinatore del Programma Adrion, Antonio Agrosi, Nicolai Iaffaldano ed Alessandra Roncarati per il progetto Fishvision, Simona Tarricona e Claudia Carbonara per il progetto Biopromotors, Nikolina Brajoivic per il progetto Hei Oasis, Claudio Paolino Costanzucci guiderà gli studenti dell’I.C. “D Natali”.

  michele apollonio