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DALL’UCRAINA A ROSETO VALFORTORE E PESCHICI, DECINE DI VITTIME DI GUERRA OSPITATE

Il paese del subappennino e Peschici furono i primi centri ad aprire le porte alle famiglie fuggite dal massacro della guerra.

I comuni di Peschici e di Roseto Valfortore quasi tre anni fa con lo scoppio della guerra in Ucraina furono i primi in provincia di Foggia ad accogliere intere famiglie fuggite al massacro. Il rapporto tra alcune città ucraine e i due centri del Foggiano sono proseguite ininterrottamente, e in questi giorni una delegazione della città di Dnipro guidata dal presidente del Consiglio Accademico dell’Università di Dnipro, Viktor Vasyliovich, è stata ospitata a Roseto Valfortore, comune che in questi ultimi mesi ha accolto diversi cittadini ucraini che si sono stabiliti nel piccolo paese dei Monti Dauni dove hanno avviato attività imprenditoriali.

Tutte le iniziative sono coordinate dall’associazione U.C.M. Italy che opera da anni in Ucraina per formare gli studenti, rappresentate dal suo presidente Paolo Brescia che ha annunciato di voler organizzare dei corsi di formazione gratuiti in Ucraina per i reduci di guerra. “La presenza di così tanti esponenti del mondo culturale ed istituzionale dell’Ucraina – ha spiegato Paolo Brescia –  ha come obiettivo quello di mettere a confronto le culture popolari dei due Paesi, che sono sostenuti dai valori dell’Unesco per la cooperazione tra i popoli e la pace nel mondo”.  A Roseto Valfortore si è tenuta anche una tappa istituzionale con la sindaca Lucilla Parisi che ha ospitato le varie autorità provenienti dall’Ucraina insieme ai vertici delle principali istituzioni locali.

“La guerra continua e gli attacchi della Russia sono sempre più aggressivi. Senza il vostro aiuto è difficile andare avanti. Stiamo perdendo pezzi di territorio e militari impegnati a combattere ogni giorno. L’iniziativa dell’UCM è lodevole grazie ai corridoi umanitari”. Lo ha detto ai nostri microfoni il presidente del Consiglio Accademico dell’Università di Dnipro, Viktor Vasyliovich.

saverio serlenga