II candidato presidente in pectore si è affidato ai numero uno di Palazzo Dogana, che punta su una candidatura femminile al proprio posto. L’incognita CON-Cusmai.
L’abbraccio all’assemblea nazionale Anci tra l’europarlamentare Antonio Decaro, candidato presidente della Regione Puglia in pectore, e il sindaco viestano Giuseppe Nobiletti, numero uno della Provincia di Foggia, va letto anche in chiave elettoralistica.
E’ infatti Nobiletti, oggi, il principale riferimento dell’ex sindaco di Bari nella costruzione delle sue due liste civiche per le regionali 2025.
Per ufficializzare la propria corsa Decaro attende prima la certezza sul fatto che il consiglio comunale barese non sarà sciolto per infiltrazioni mafiose, giacché l’esito più infausto e improbabile provocherebbe un enorme scompiglio.
Nel frattempo, però, porta avanti il lavoro sui territori finalizzato alla costruzione di due civiche a lui diretta- mente riferite: da un lato quella del presidente, dall’altro “Per la Puglia’’ in cui troverebbero posto uscenti ed amministratori o ex eletti.
E’ questa la lista di cui si starebbe occupando in maniera specificaNobiletti e i cui possibili candidati spaziano dal consigliere regionale lucerino Antonio Tutolo (per cui giravano voci, nelle scorse settimane e oggi venute meno, di un ripensamento in favore delle comunali nella propria città) al consigliere regionale foggiano Sergio Clemente, dall’ex sindaco di San Severo Francesco Miglio all’ex candidato sindaco e consigliere comunale cerignolano Tommaso Sgarro, all’ex sindaco di Manfredonia Gaetano Prencipe.
‘’Decaro vuole evitare troppe liste, come avvenne con Emiliano”, spiega un beninformato a l’Attacco.
“Parla di cinque o sei liste al massimo, con pezzi da novanta che siano sì forti sul piano del consenso ma anche qualitativamente validi, dunque utili in consiglio regionale”.
Nei mesi scorsi Nobiletti pareva intenzionato a scendere in campo direttamente per le regionali ma una valutazione più attenta lo hanno portato a desistere e a virare su una candidatura femminile, al posto della propria.
Il primo nome è quella della fedelissima assessora alla cultura Graziamaria Starace, la quale specie dopo la rottura tra Nobiletti e la piemontesiana ex assessora al turismo Rossella Falcone (nel cda di AQP spa) è diventata la più salda alleata del viestano. La guerra col vicepresidente della Regione con delega alla salute e dominus Pd Raffaele Piemontese, che gliel’ha giurata e che è fortissimo nel Gargano, rende troppo arduo per Nobiletti la sfida diretta. Peraltro, la scarsità di candidate femminili avvantaggia la viestana, che coi giusti accoppiamenti in ticket può potenziare il proprio bacino elettorale.
Quello che più interesserebbe oggi al presidente della Provincia è trovare solidi riferimenti in Regione, in maniera tale da rendere irrilevante l’ostilità dì Piemontese e – come ritengono i beninformati – prepararsi alla riforma che ritrasformerà le Province in enti di primo livello.
Non ancora convinti sarebbero Sgarro e Prencipe, sebbene Decaro – mr mezzo milioni di voti alle europee nella circoscrizione Sud – sia lanciatissimo.
“Il brand Emiliano è ormai usurato e svuotato, mentre il nome di Antonio tira”, commenta un addetto ai lavori della politica nostrana.
“Si è affidato a Nobiletti perché, come presidente della Provincia, conosce bene vecchi e nuovi amministratori locali. E’ normale che abbia fatto tale ragionamento, andando oltre la bega localistica e personale che contrappone Nobiletti a Piemontese”. Si dà per certo l’ingresso del M5S in coalizione, oltre alla lista dell’Alleanza Verdi-Sinistra.
Un’incognita pesante è quella del futuro dei civici emilianisti di CON, guidati in Capitanata da Rosario Cusmai.
“E’ un grande tema quello degli ex CON. Il più spaesato è Cusmai”, dice un politico e possibile candidato di Decaro. “Non si comprende ancora se riproporranno la lista CON o entreranno nelle civiche decariane. Sono strettamente legati alla stagione di Emiliano. Che forza ha oggi Cusmai per mettere in piedi una lista forte? C’è anche più di una persona che storce il naso rispetto all’ipotesi che Cusmai e i suoi possano entrare in lista. Politicamente che fai, ti carichi un pezzo importante dell’emìlianismo di Capitanata?’’.
Della partita potrebbe essere, stando ai rumors, anche l’ex parlamentare M5S Nunzio Angiola, candidato sindaco a Foggia alle comunali 2023 e oggi eletto di minoranza. Un ruolo che al docente Unifg potrebbe andare oggi stretto.
l’attacco