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EMERGENZA EDUCATIVA: NON SI PUÒ SEMPRE DELEGITTIMARE LA SCUOLA. ALL’ALBERGHIERO ENRICO MATTEI DI VIESTE DISIMPEGNO DEI GENITORI.

Tutti i genitori (padre e madre) hanno diritto di voto per eleggere i loro rappresentanti in questi organismi. È diritto di ogni genitore proporsi per essere eletto.
La partecipazione delle famiglie alle elezioni scolastiche è crollata solo lo 0,75% su 900 aventi diritto.
La scarsa partecipazione alle elezioni dei rappresentanti dei genitori nella scuola, con un dato così basso è un fenomeno che merita attenzione. Questa situazione potrebbe essere sintomo di diverse criticità:

1. Disinteresse o mancanza di coinvolgimento: I genitori potrebbero non percepire l’importanza del ruolo del rappresentante o non sentirsi coinvolti nella vita scolastica.

2. Comunicazione insufficiente: È possibile che le elezioni non siano state adeguatamente pubblicizzate o che non sia stato spiegato bene il valore di partecipare.

3. Tempi e modalità poco accessibili: Le elezioni potrebbero essere organizzate in orari poco comodi per i genitori che lavorano, oppure le modalità di voto potrebbero essere percepite come complicate.

4. Fiducia nelle istituzioni scolastiche: La bassa partecipazione potrebbe riflettere una mancanza di fiducia nell’efficacia del consiglio d’istituto nella possibilità di influire sulle decisioni.

Possibili soluzioni:

Maggiore sensibilizzazione: Organizzare incontri o inviare comunicazioni chiare per spiegare il ruolo e l’importanza dei rappresentanti.

Facilitare la partecipazione: Introdurre modalità di voto online o allungare gli orari di apertura dei seggi.

Incentivare il coinvolgimento: Creare occasioni di dialogo tra genitori e scuola per rafforzare il senso di comunità.

Valorizzare il ruolo del rappresentante: Riconoscere pubblicamente i risultati ottenuti dai rappresentanti precedenti per motivare una partecipazione attiva.

Questa situazione può essere un’opportunità per riflettere e ripensare il rapporto tra famiglie e istituzione scolastica.