“Era una sorta di ambulanza con la quale andavamo all’ospedale Gemelli di Roma o ancor più lontano a Padova”.
Una figlia affetta da una malattia rara che la costringe spesso a recarsi negli ospedali di mezza Italia con la propria utilitaria adibita a lettiga. Ma ora non sarà più possibile perche l’auto è stata rubata e smantellata. La signora Angela Quitadamo, mamma di Miriam, una ragazza di 22 anni colpita dalla sindrome di Vacterl, un’associazione di difetti congeniti, caratterizzati tipicamente da almeno tre dei seguenti segni: difetti vertebrali, atresia anale, cardiopatie, fistola tracheo-esofagea, anomalie renali e degli arti, non sa più a chi rivolgersi dopo aver interpellato chi di competenza. Miriam dopo 8 ore dalla nascita ha subìto un duplice intervento e poi altri 22 ed è molto provata.
“Per noi quella era una macchina salvavita, mia figlia ne aveva proprio bisogno, l’avevamo adibita in una sorta di autoambulanza per portare Miriam da Manfredonia all’ospedale Gemelli di Roma o ancor più lontano a Padova. Era un’auto che poteva transitare nelle ztl. Ora siamo disperati, non so davvero come fare. Lo so che è non è una cosa bella da raccontare, ma mia figlia più volte ultimamente mi dice: mamma facciamola finita, non possiamo vivere in queste condizioni. Da quando siamo tornati a Manfredonia, dopo diversi anni di permanenza negli ospedali di Roma, siamo oggetto di stalkeraggio. La ragazza è terrorizzata. Miriam ha diritto di fare una vita dignitosa, noi siamo tornati a Manfredonia con la dignità di voler continuare il nostro percorso di vita, ma purtroppo non ci è concesso. Ho denunciato il tutto ma non ho ricevuto risposte nonostante mi sia rivolta ad un legale. Mi sono rivolta ai vigili urbani e sono stata anche minacciata da alcuni di loro, non da tutti sia inteso. Purtroppo i fragili non vengono considerati. E non è finita, ci hanno anche privato dello stallo di sosta per disabili. Ce lo hanno cancellato, ed ora vicino al portone di casa parcheggiano tutti. Al danno la beffa”.
saverio serlenga