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MONTE S. ANGELO/ UNA GESTIONE PRIVATA PER IL CASTELLO SVEVO. IL COMUNE HA PUBBLICATO UNA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE

L’antico Castello Normanno-Svevo-Aragonese di Monte Sant’Angelo potrebbe di­ventare un contenitore culturale grazie alla decisione presa dall’amministrazione comunale di affidarlo in gestione a soggetti privati.

A tal fine, il Comune, che del maniero è proprietario dal 1907, ha pubblicato un avviso finaliz­zato all’acquisizio­ne di eventuali ma­nifestazioni di in­teresse da parte di privati operatori economici in pos­sesso dei requisiti richiesti, tenendo conto che qualora si arrivasse alla scelta del soggetto concessionario il relativo contratto di gestione avrà la durata di sette an­ni: dal primo di aprile del 2025 al 31 marzo del 2032.

Nel provvedimento amministrativo che ne parla, si evidenzia che questo Comune “intende acquisire manifestazioni di interesse per procedere alla concessione in uso del complesso mo­numentale, sito nel proprio territorio comunale, del Ca­stello Normanno-Svevo-Aragonese (torri e aree verdi li­mitrofe) e per la gestione delle attività culturali, storiche e ricreative”.

Inoltre, si fa presente che il citato avviso “è finalizzato a ricevere manifestazioni di interesse per fa­vorire la consultazione e la partecipazione di operatori culturali, in maniera non vincolante per l’ente, al fine di essere invitati a partecipare alla successiva procedura negoziata sotto soglia, senza pubblicazione di un bando di gara”. Si tratta, in breve, di una decisione altrettanto storica per il Castello che, come si legge in ima scheda del Comune, “è situato sul punto più alto della città”, con affaccio “sul promontorio del Gargano, il Golfo di Manfredonia, il Tavoliere e gran parte della costa barese, offrendo uno spettacolo panoramico di rara bellezza. Un vero e proprio “balcone sulla Puglia”.

La sua costruzione risale alla prima metà dell’800 per volere del longobardo Orso I, vescovo di Benevento. Nel corso dei secoli, il Castello di Monte Sant’Angelo fu oggetto di diverse dominazioni che determinarono la struttura architettonica e il fascino di questo monumento, preziosa testimonianza del passaggio e dell’incontro di popoli e culture.

La Torre dei Giganti dimostra il passaggio in questo luogo dei Normanni. Gli Svevi, con l’imperatore Federico n, ne fecero un castello residenziale per ospitare la prediletta, la Contessa Bianca Lancia di Torino, che per lei costruì la sala detta del “Tesoro”.

Gli Angiomi se ne servirono come prigione di Stato – famose le detenzioni della principessa sveva, Filippa di Antiochia e della regina Giovanna, probabilmente assassinata nel castello nel 1328, le cui spoglie sono conservate nella chiesa di San Francesco. Solo con gli Aragonesi il castello ritornò al suo antico splendore e assunse l’aspetto che conserva tuttora, con la costruzione di due torrioni circolari e di uno a forma di carena di nave. Nel corso dei secoli il maniero passò di mano in mano, fino al 1907, quando fu acquistato dal Comune di Monte Sant’An­gelo, che oggi custodisce questo monumento traboccante di storia e anche di leggende”