Le recenti elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo dell’Associazione Avvocati Garganici (A.A.G.), tenutesi nei giorni scorsi, hanno generato tensioni all’interno del sodalizio. A far discutere è stata l’elezione del nuovo presidente, avvenuta con un esito diverso rispetto alla prassi consolidata dalla fondazione dell’associazione, avvenuta il 12 marzo 2002.
Tradizionalmente, la presidenza dell’A.A.G. è sempre stata assegnata al candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti. In questa occasione, tuttavia, il criterio non è stato rispettato: il primo degli eletti, Luigi Palmieri, seguito a un solo voto di distanza da Giuseppe Falcone, non ha ricevuto la nomina a presidente.
Secondo quanto riferito dagli stessi protagonisti, durante la riunione del Consiglio Direttivo, i quattro consiglieri meno suffragati hanno espresso la volontà di eleggere alla guida dell’associazione uno di loro, determinando così un ribaltamento dell’esito del voto assembleare.
In segno di protesta, i primi tre eletti – Luigi Palmieri, Giuseppe Falcone e Rocco Pio Vivoli – hanno deciso di rassegnare immediatamente le dimissioni sia dal Consiglio Direttivo che dall’associazione stessa. Una scelta che ha aperto una frattura all’interno dell’A.A.G. e che ha generato un clima di forte tensione tra i membri.
Le dimissioni hanno innescato un effetto domino, con numerosi soci che nelle ultime ore stanno abbandonando l’associazione, esprimendo disappunto per il modo in cui è stata decisa la nuova leadership.