La bolletta della luce potrà finalmente scendere anche per i consumatori vulnerabili, cioè gli over 75 anni, i disabili e fragili economici. L’Autorità Arera ha pubblicato le modalità per permettere il passaggio al Servizio a tutele graduali (un regime transitorio che dà automaticamente uno sconto di 113 euro all’anno) ai cosiddetti «vulnerabili», sia per chi è nella Maggior Tutela sia per chi è nel mercato libero: si tratta complessivamente di 11,4 milioni di consumatori. I vulnerabili potranno chiedere entro il 30 giugno prossimo di accedere al più conveniente servizio elettrico a Tutele Graduali (Stg), finora riservato solo a circa 4 milioni di utenti non vulnerabili che erano nella Maggior tutela (che per i non vulnerabili è terminata il 30 giugno 2024).
Il numero verde dell’Autorità
La modalità prevede l’invio della richiesta all’operatore che gestisce il Servizio a tutele graduali (qui la mappa e l’elenco completo, bisogna guardare la zona in cui si ha l’utenza della luce). E prima lo si fa e prima avverrà il passaggio: per chi lo fa in questi giorni il passaggio avverrà a marzo, più avanti si va e più tardi si avrà accesso al Servizio a tutele graduali. L’Autorità Arera ha aperto uno Sportello per il Consumatore con numero verde 800.166.654 attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 (esclusi i giorni festivi).
I canali per chiedere il passaggio all’Stg
Gli operatori che gestiscono il Servizio a tutele graduali entro il 20 febbraio 2025, dovranno pubblicare nella homepage – scrive l’Arera nella delibera – «le modalità e i canali (tra cui almeno un canale telefonico, un canale digitale e, ove disponibile, lo sportello fisico) con cui i clienti domestici vulnerabili possono chiedere informazioni nonché il passaggio al Stg, cercando di privilegiare strumenti che non richiedano forme di accreditamento del cliente, l’informazione sui termini per il diritto di ripensamento e la documentazione necessaria per la richiesta di accesso al Stg nonché i moduli di autocertificazione». Chi appartiene alla categoria degli over 75 anni deve inviare la richiesta con la carta di identità, mentre le altre categorie di vulnerabili dovranno anche compilare e inviare un modulo apposito.
Tempo fino al 30 giugno 2025
«Ai fini della verifica del rispetto della scadenza del 30 giugno 2025 – scrive l’Autorità Arera – farà fede la data di invio della richiesta trasmessa dal cliente attraverso i canali indicati dall’esercente ed è quindi onere dell’esercente il Stg tenere traccia della richiesta». I venditori (le aziende che mandano la bolletta) saranno tenuti a riportare un’apposita informativa in tutte le bollette utili emesse fino al 30 giugno 2025, all’interno dell’apposito spazio riservato alle comunicazioni dell’Autorità.
Assoutenti: risparmio potenziale di 1,3 miliardi
«La misura – ha commentato Assoutenti – consentirà un risparmio potenziale da 1,3 miliardi di euro sulle bollette dell’energia elettrica. Grazie a questo provvedimento i clienti vulnerabili potranno finalmente accedere in modo semplice e diretto al Servizio a Tutele Graduali, perché è paradossale che ad oggi gli utenti più deboli si siano ritrovati a pagare bollette più salate rispetto ai non vulnerabili. Il lavoro del deputato Alberto Gusmeroli sta prendendo forma, ora però necessita il contributo fattuale delle associazioni dei consumatori per avviare una campagna informativa a tappeto sul territorio grazie alla capillare rete di sportelli specializzati».
Il caso di chi compie 75 anni prima di fine giugno
Siccome finora solo i non vulnerabili avevano diritto ad avete il Stg, una volta compouti i 75 anni non si avrebbe più avuto diritto e le aziende fornitrici comunicavano l’uscita. Ora invece gli stessi esercenti il Stg sono obbligati a sospendere temporaneamente, da oggi fino al 30 giugno 2025, le richieste di risoluzione contrattuale verso i clienti riforniti che diventino vulnerabili così da permettere a tali clienti l’esercizio del diritto di restare nel Stg.
Benedettini: sanato un paradosso
Ma perché abbiamo dovuto attendere una delibera a gennaio, quando il Servizio a tutele graduali è partito il primo luglio 2024? Perché la normativa, prima che il deputato Alberto Gusmeroli non prevedesse un emendamento al dl Concorrenza diventato legge a dicembre, aveva previsto l’accesso al Servizio a tutele graduali soltanto per i non vulnerabili che al 30 giugno 2024 fossero nella Maggior tutela. «Consentire l’accesso al servizio a tutele graduali da parte dei clienti vulnerabili – commenta Simona Benedettini, economista dell’energia – sana un paradosso che è quello per cui coloro che originariamente il legislatore intendeva tutelare hanno finito per pagare di più dei non vulnerabili. Certo è che, con un cambio di regole a gioco iniziato, si finisce con l’aggravare i costi degli esercenti il servizio a tutele graduali che avevano aggiudicato il servizio pensando di servire un certo numero di clienti e ora ne dovranno gestire potenzialmente molti di più».
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