Quello di San Nicandro Garganico è un carnevale storico particolare. Già, perchè oltre alla parata dei carri allegorici il 23 e 27 febbraio, ma anche martedì 4 marzo, un appuntamento da segnare sulla propria agenda è la sfilata di domenica 2 marzo del costume tradizionale del Pastore e della Pacchiana con oltre trecento figuranti.
Ori, sete, broccati, trine, frange e merletti sulle svolazzanti gonne di panno scuro plissettate ad opera d’arte che invaderanno il centro cittadino con un colpo d’occhio straordinario nella giornata dedicata al costume della tradizione sannicandrese. Un abito prezioso, con due secoli di storia, che coinvolge sarte, parrucchiere, ricamatrici, orafi in un movimento di sapienti artigiani, custodi dell’antica tradizione: ora anche i più giovani hanno voglia di preservarlo.
L’abito della Pacchiana di San Nicandro Garganico è un capolavoro di artigianato e di tradizione, che rappresenta l’identità culturale e storica della regione Puglia. Ogni abito è realizzato a mano da artigiani locali, che tramandano di generazione in generazione la tecnica e il savoir-faire necessari per creare questo meraviglioso abito tradizionale. La festa della pacchiana è uno degli eventi più attesi dell’anno nella città di San Nicandro Garganico.
Questa festa, che si tiene ogni anno a carnevale, celebra la figura della “pacchiana”, la contadina vestita con un tipico costume tradizionale del centro garganico. Si tratta di un abito femminile che risale al XVIII secolo e che prende il nome dal paese di San Nicandro Garganico, dove è ancora indossato in occasioni particolari come matrimoni, feste patronali e sagre. Il Carnevale di San Nicandro, ancor oggi, è un periodo atteso con entusiasmo sia dai grandi che dai bambini, trasformando la città in uno spettacolo di maschere e balli.
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Le origini documentate del Carnevale sannicandrese risalgono al 5 marzo 1848, durante il quale fu festeggiato lo Statuto Costituzionale, firmato da Ferdinando II di Borbone. In questa occasione, un lungo corteo sfilò per le strade del paese, accompagnato dalla banda diretta da Ferdinando Greco, maestro di cappella.
Ma la Pacchiana, regina indiscussa del Carnevale sannicandrese, non è un costume di carnevale, bensì un abito tradizionale, testimonianza preziosa di un’identità culturale da preservare e tramandare. Oltre alle manifestazioni al chiuso, il Carnevale di San Nicandro è noto per le festose attività in strada, tra mascherate di dame e cavalieri, lanci di coriandoli e confetti, e scenette buffe e ridicole.
La partecipazione attiva della comunità suggerisce che non ci siano solo spettatori, ma che tutti diventino protagonisti di questa festa. Un elemento distintivo è la chiusura del Carnevale, caratterizzata dall’uscita di gruppi di ragazzi che agitano campanacci di varie forme e dimensioni per le strade.
Questa tradizione, legata alle radici pastorali della comunità, segna la fme dell’allegria e il ritorno alla vita quotidiana. Il Carnevale di San Nicandro continua così a essere ima celebrazione coinvolgente, che unisce tradizione, cultura popolare e partecipazione attiva della comunità, mantenendo viva la sua essenza nel corso dei secoli.