Vico del Gargano, paese dell’amore, ma oggi è sempre più lontano da quel concetto di libertà che dovrebbe essere alla base di una comunità che si rispetti. La recente ordinanza del nostro Sindaco, è un chiaro esempio di egoismo e libertinaggio mascherato da libertà. Invece di concentrarsi sulle vere cause alla fonte del randagismo e adottare soluzioni adeguate, si preferisce prendere scorciatoie che non risolvono il problema, ma lo alimentano ulteriormente: chiudiamoli tutti…oggi saranno 14 chissà domani!
Abbiamo cercato più volte di far capire al Sindaco, nei nostri incontri, che il problema dei cani randagi (etichettandoli come pericolosi senza alcun fondamento) non si risolve con la reclusione indipendentemente dal tipo di struttura, come ci ha chiesto più volte di fare, è una decisione non solo ingiusta ma anche controproducente. La vera risoluzione risiede nei controlli efficaci: il monitoraggio delle cucciolate casalighe incontrollate, il controllo e l’ obbligo dei microchip, il controllo dei cani vaganti di proprietà, l’obbligo della raccolta delle deiezioni (perchè fare un ordinanza senza farla rispettare?), le sterilizzazioni.
Ma il nostro Sindaco sembra ignorare la realtà del suo territorio: quante volte lo abbiamo invitato a venire con noi in loco e non si è mai presentato? ha preferito stabilire come ci ha espressamente comunicato che i cani vengano allontanati dalla villa e dal centro del paese per “migliorare la facciata” di Vico del Gargano, come se il vero problema fosse la presenza degli animali. Ma la verità è ben diversa: il marcio di questo paese non dipende dai nostri amici a 4 zampe ma dei bipedi vichesi. La proposta di recludere i cani non risolve nulla, ma alimenta solo un sistema che, piuttosto che educare e sensibilizzare, preferisce nascondere i problemi sotto il tappeto.
Vogliamo ricordare che secondo la legge regionale sulla gestione del randagismo in Puglia, l’approccio giusto prevede una gestione responsabile dei cani sul territorio. Questo significa non rinchiudere cani innocenti in canili, ma lavorare per il loro benessere attraverso la sterilizzazione, la microchippatura e l’adozione. L’obiettivo deve essere quello di garantire una vita dignitosa per gli animali, non di eliminarli o di rinchiuderli per sempre.
Come associazione, abbiamo sempre cercato di lavorare in sinergia con le istituzioni per migliorare la situazione, ma quando ci troviamo di fronte a un muro di indifferenza, non possiamo fare altro che alzare la voce.
Inoltre, il Sindaco sembra ignorare l’importanza di una comunità che tuteli gli animali, proprio come accade in molte altre realtà, anche in piccoli paesi della Puglia stessa senza doverci necessariamente spostare al Nord Italia, dove le colonie feline sono segnalate e protette, i cani sterilizzati sono liberi, identificati con un collarino o una medaglietta comunale, così che anche i turisti, che ora arriveranno con la bella stagione, sappiano che sono cani tutelati e seguiti da non spostare e da cui non bisogna avere paura.
La questione non riguarda solo la gestione dei cani, ma anche la visione di un paese che vuole evolversi, diventando più moderno e accogliente dove i nostri amici a 4 zampe sono membri effettivi dei nostri nuclei familiari. Oggi, nel 2025, le famiglie cercano destinazioni “pet-friendly”, dove i propri animali siano benvenuti. Vico del Gargano sembra essere rimasto ancorato a vecchi concetti. Invece di criminalizzare gli animali, dobbiamo educare i cittadini a comportamenti responsabili.
È evidente che le il Primo Cittadino nonché responsabile del Randagismo non conosce abbastanza il proprio territorio e non si eseguono i dovuti controlli infatti nell’ordinanza parla di cani senza conoscerne nemmeno la reale situazione, volete un esempio?
In San Menaio indica 7 cani: 4 cagne fobiche che, da esattamente 3 anni, sono state segnalate sia alla ASL locale che al Sindaco (vecchio e nuovo) e direttamente al dott Nigri. Queste cagne, purtroppo, continuano a partorire cucciolate a ripetizione. Gli ultimi 14 cuccioli (A 2 MESI VOLEVA RINCHIUDERLI IN CANILE) sono stati adottati e ora hanno una casa e se il Sindaco fosse davvero attento, saprebbe innanzitutto che questi cuccioli sono partiti proprio dal nostro comune e quindi dal nostro primo cittadino!
Solo sabato scorso l’ASL è finalmente intervenuta per cercare di accalappiarle e sterilizzarle e che ricordiamo, come previsto dalla legge dovrebbero poi essere rimandate sul territorio dove vivono. Sono cagne fobiche, non si avvicinano a nessuno e, di conseguenza, non rappresentano un pericolo per le persone, tanto che per ora nemmeno i professionisti sono ancora riuscite a prenderle! Perché quindi doverle chiudere in un canile?
Inoltre, visto che le cagne sono in calore, la zona è inevitabilmente invasa da maschi “spasimanti”, probabilmente gli stessi 3 di cui il Sindaco parla ma sono di proprietà. Se le istituzioni svolgessero i controlli necessari, questi cani non sarebbero in giro incustoditi!
Per quanto riguarda gli altri 7 additati invece in Paese, ad esempio in zona Convento, non ci risultano cani randagi se c’è qualcuno vagante è di proprietà. Idem per la maggior parte di via del Risorgimento!Ma 3 li ha presi di mira e da mesi vuole che noi dovremmo privargli della loro libertà e volete sapere perchè? non fanno altro che dare fastidio al nostro Sindaco per la loro stazza. Ma sono innocui, come cuccioloni.
È triste vedere come si amplifichi il problema, creando paure infondate e allarmismo proprio dal primo cittadino ma purtroppo, è noto che il nostro Sindaco non sembri avere molta simpatia per i cani, tanto da attribuirgli anche la responsabilità delle deiezioni sul territorio. Ma la realtà è che le deiezioni provengono da cani di proprietà i cui padroni non si preoccupano di raccoglierle!
Il terzo innocente invece, è un cane che dalla zona di Ischitella arriva fino alla Villa, si fa le sue passeggiate e poi torna a casa. È stato accusato di essere mordace, con l’intento di ottenere soldi dal Comune. Ma la verità di questa storia la conosce tutta la cittadinanza, e nulla è più falso. Questo cane non si fa toccare da nessuno, se ti avvicini a meno di mezzo metro, semplicemente si alza e se ne va. Nemmeno l’ASL è riuscita a prenderlo. Quindi, ci chiediamo: come fa a mordere?
Non tutti sanno ad esempio, che sempre per sua iniziativa, è morto un cane innocente, conosciuto come Jack, la cui vita si è spezzata …per togliere un problema alla comunità! Quanti Jack dovremmo ancora avere sulla coscienza?
Ma di cosa stiamo parlando? Educare è ciò che manca, non ci meravigliamo neppure se oltre ai cittadini, sul territorio manca l’esempio da Istituzioni e di associazioni di “protezione civile” che in teoria dovrebbero tutelare oltre che l’ambiente anche gli animali e invece a loro è concesso tutto, gravando sulle tasse comunali predicando bene e razzolando male, e ci fermiamo qui per ora.
Vuole il Sindaco chiudere tutti i cani del territorio INNOCENTI x colpa di PROPRIETARI INDISCIPLINATI (e ci fermiamo qui) in canile? Non ci stupisce nemmeno che tra coloro che hanno applaudito a questa decisione ci siano anche molte persone che NON RACCOLGONO la cacca del proprio cane o che buttano l’immondizia in zone vietate. Eppure, quando succede un incidente, o uno dei loro animali sta male o devono liberarsene sono pronti a contattare l’associazione, dicendo di non avere la possibilità economica e chiedendo che altri risolvano il problema.
Un applauso a tutti, davvero. Complimenti! Forse ora dovrete iniziare a pagare di tasca vostra, così, diventerete più civili.
Nel 2025, non possiamo più sentire discorsi di questo tipo. Non a tutti piacciono gli animali, è vero, ma questo non giustifica il fatto di volerli rinchiudere in un canile a vita. Domani ce la prenderemo con le colonie feline che gia tanto ci sono antipatiche perche muoiono schiacciati sotto le macchine come formiche perchè il cittadino ha sempre ragione, è un bipede e tutto gli è dovuto! Chissà dovremmo aspettarci una ordinanza che giustifichi anche lo sterminio dei volatili così non cagheranno sulle auto dei turisti o dell amministrazione comunale.
Un cane sarebbe di certo più fedele di tanti suoi collaboratori, ma la politica haimè conta più delle vite degli innocenti. VERGOGNA!
In conclusione, chiediamo al Sindaco di Vico del Gargano di rivedere la sua posizione e di attuare politiche basate sulla tutela e il rispetto degli animali, seguendo le linee guida stabilite dalla Legge LEGGE REGIONALE 7 febbraio 2020, n. 2 e REGOLAMENTO REGIONALE 19 dicembre 2023, n. 14.
Certamente noi non resteremo fermi a guardare ma inizieremo un iter legale.
“La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” – Mahatma Gandhi. Se questo è il modo in cui Vico del Gargano tratta i propri animali, allora purtroppo non possiamo classificarci come una comunità civile.
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