I dati nel convegno di Monte Sant’Angelo. E’ l’ecosistema il settore trainante. Anche sulla Montagna del sole.
Grande partecipazione e grosso interesse a Monte' Sant'Angelo, presso il Museo Tancredi, per il convegno organizzato da Legambiente insieme alla fondazione Siniscalco Ceci e all'Università di Foggia. Presenti all'appuntamento di sabato mattina il presidente del Parco del Gargano, Gian Diego Gatta, l'assessore provinciale al turismo Giuseppe De Leonardis e il presidente della fondazione Ceci, Francesco Andretta. Il coordinamento è stato del professore Giuseppe Martino Nicoletti, docente di gestione e certificazione ambientale e di tecnologia dei sistemi produttivi presso la facoltà di Economia di Foggia il quale, con il contributo dei tanti docenti universitari presenti ha posto l'accento sulla considerazione che il turismo sostenibile è diventata una necessità imprescindibile per il territorio garganico. Anche il Gargano è posto al centro delle problematiche più globali di tipo ambientale tanto che, secondo Nicoletti, bisogna avere il coraggio di affrontare la questione non solo dal punto di vista scientifico e accademico, ma anche a livello amministrativo ed economico nella consapevolezza che solo una grande attenzione per l'eco sostenibilità o meglio ecocompatibilità può essere la carta vincente da giocare all'interno del tessuto turistico-produttivo del Gargano. II turismo sostenibile può produrre ricchezza e maggiori opportunità per gli operatori locali, i quali devono riconoscere la convenienza di interagire (o fare sistema nel gergo degli stakeholders) per attrarre risorse e non disperdere energie vitali. Grande rilievo ha avuto l'intervento del presidente della Federparchi, Matteo Fusilli, il quale ha snocciolato alcuni dati importanti per capire come l'ecoturismo, da comparto marginale dell'economia turistica è diventato settore trainante per la realtà dell'entroterra italiano, facendo registrare una percentuale superiore a110% secondo i dati del Sole 24 Ore. Non è più solo qualche appassionato che sceglie di praticare l'escursionismo naturalistico soggiornando all'interno di residence agrituristici, ma arrivano negli alberghi e nelle case immerse nel verde anche intere famiglie. I finanziamenti messi a disposizione dal ministero per l'ecoturismo sono aumentati, fino a raggiungere la quota ragguardevole di 60 milioni di Euro, vale a dire 20 milioni in più di ciò che era previsto l'anno scorso. Inoltre, sempre secondo Fusilli, per valorizzare al massimo le risorse bisogna conservare la biodiversità del patrimonio faunistico e floristico e contestualmente promuovere intelligentemente (non solo attraverso le fiere nazionali ed internazionali) i prodotti locali. "La missione dei parchi – ha dichiarato Matteo Fusilli non è porre limiti allo sviluppo, ma al contrario quella di creare le premesse per sostenere la crescita economica senza superare i limiti consentiti. Ecologia ed economia nel settore turistico – ha ammesso Fusilli – non devono contrapporsi ma viaggiare parallelamente nel rispetto dei parametri di sostenibilità ambientale, tanto più che quest'ultima non costituisce come nel settore industriale un'esigenza esterna imposta dalle normative e dalle autorità, ma è un bisogno interno connaturato alle caratteristiche originarie del turismo stesso, a maggior ragione se si tiene presente che nell'ambito turistico (dove tutti sono legittimati a dire la loro come sulla nazionale di calcio) non è presupposta la delocalizzazione e per questo occorre lavorare al massimo per evitare che le destinazione turistiche estere superino l'Italia, nonostante la grandissima tradizione della nostra penisola che fino dall'illuminismo, quando si diffusero i Grand Tour era meta preferita dei viaggiatori europei. A render più difficili le sfide del nuovo millennio – ha concluso ancora il leader della Federparchi-occorre rilevare come il turismo naturalistico, da fenomeno d'Elite è diventato fenomeno di massa nella consapevolezza che oggi il viaggiatore non bada solo agli aspetti più tipicamente ambientali come il sole e il mare, ma pretende altresì la possibilità di frequentare palestre, partecipare agli eventi musicali e culturali, praticare lo sport, usufruire di centri benessere con una cura particolare per gli aspetti culturali relativi ai luoghi di soggiorno, in un mondo in cui, quanto più si perde l'orientamento tanto più si va alla ricerca autentica del proprio io: nei conventi religiosi, nei silenzi dei boschi, nella tranquillità di un agriturismo."Anche l'archeologia – ha poi affermato Giulio Volpe dell'Università di Foggia può contribuire a promuovere il turismo in Capitanata, a patto che le Pubbliche amministrazioni cansentano un'adeguata e razionale usufruibilità delle aree in questione, che vanno preservate e tutelate dal vandalismo, ma anche da una pianificazione turistica sbagliata che ad es. nei pressi dell'antica città di Herdonia ha previsto un deturpante parco eolico che ha compromesso la sfruttabilità turistica dell'area". Alla fine, hanno presola parola Nunzio Angiola, dell'Università di Foggia, e Carmine la Manna, esperto in certificazioni ambientali, i quali, nel ribadire la necessità di razionalizzare il sistema turistico attraverso una maggiore interazione e convergenza fra le esigenze della P.A. e quelle degli imprenditori, hanno segnalato l'opportunità di promuovere delle etichette di certificazione ambientale che ancora oggi non sono vissute come certificazioni ufficiali e per questo vengono snobbate un po' da tutti gli operatori.