Dalla Regione 3 milioni di euro per il diritto allo studio Conferenza con i rettori per gli investimenti.
Aumentano le iscrizioni (più 32 per cento contro una media nazionale del 9 per cento) ma i servizi per gli studenti pugliesi occupano gli ultimi posti in Italia dal punto di vista dell’efficienza. E proprio per migliorare il diritto allo studio la Regione Puglia ha stanziato 3 milioni di euro.
Il quadro – Borse di studio solo per un numero esiguo di studenti, trasporti insufficienti e poco dignitosi, pochi alloggi per soddisfare tutte le domande. Ieri la Regione Puglia insieme all’Adisu (l’agenzia per il diritto allo studio universitario) e ai rettori degli Atenei pugliesi, ha tracciato un quadro della situazione in Puglia. Su 109mila studenti solo il 54,4 per cento di loro riesce a ricevere una borsa di studio. La Puglia compare al 18esimo posto su 19 regioni censite proprio per l’assegnazione di contributi agli universitari. Basti pensare che nella classifica generale, mentre in Puglia si riesce a soddisfare solo il 54 per cento delle domande, nel Lazio a fronte di una popolazione studentesca di 252mila ragazzi si raggiunge il 100 per cento delle borse di studio erogate. Sotto la Puglia c’è solo il Molise.
Basso anche il valore dell’assegno, pari a 1.390 euro contro ad esempio i 3mila euro della Lombardia. Dati preoccupanti anche sugli alloggi universitari: la Puglia ne mette a disposizione 1.555 contro i 5mila e 386 della Lombardia, nonostante il numero degli studenti sia anche maggiore (15.751). Solo il 55 per cento delle domande viene soddisfatto (secondo la media regionale), dato che cala di molto nella provincia di Foggia dove viene soddisfatto solo il 18 per cento delle richieste degli studenti idonei. Servizi carenti che costringono 45mila studenti pugliesi a scegliere le università del centro nord. «Non viene messa in dubbio la qualità dei nostri corsi – spiega il rettore dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli – perché l’Università di Bari occupa posizioni elevate in Italia. Ma sicuramente bisogna migliorare i servizi e per questo chiederemo di poter utilizzare i fondi a disposizione per completare i lavori per realizzare il primo student center di Bari, ma anche per prolungare gli orari delle biblioteche fino a sera».
Le soluzioni – La Regione Puglia ha stanziato 11 milioni di euro (un milione riservato alle borse di studio per l’Adisu). Di questi, 5 milioni e mezzo saranno distribuiti tra gli Atenei di Bari, di Lecce e di Foggia per rispondere in piccola parte ai tagli del governo (nulla andrà al Politecnico di Bari perché versa in migliori condizioni), mentre altri tre milioni di euro saranno riservati proprio al diritto allo studio. «Dobbiamo riaccendere i riflettori sul Sud, non è possibile – spiega il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola – che il governo tenti di risolvere la crisi tagliando i fondi per le università. Bisogna fare capire che questo sistema universitario è la vera Banca del Sud». L’assessore regionale al Diritto allo studio Gianfranco Viesti che entro novembre presenterà in giunta il piano per la distribuzione dei fondi alle università, ha illustrato i tre punti sui quali focalizzerà l’attenzione. «Dobbiamo coordinare gli interventi tra gli enti e favorire accordi ad esempio tra l’Adisu e le Ferrovie per facilitare gli spostamenti degli studenti; dobbiamo integrare le azioni delle amministrazioni comunali e regionali – spiega Viesti – in materia di edilizia per prevedere nuovi alloggi per gli studenti, in accordo con i privati, ed infine cominceremo con una sperimentazione a Bari e a Foggia dove apriremo gli sportelli casa». Centri informativi che raccoglieranno la disponibilità di proprietari di abitazioni, che usufruendo di sgravi fiscali, potranno fittare appartamenti a prezzi ridotti per gli studenti. Soddisfazione espressa anche dalla presidente dell’Adisu Alba Sasso. «Avremo a disposizione un milione di euro – spiega – che utilizzeremo per le borse di studio, e abbiamo già previsto l’ampliamento dei servizi, a cominciare dall’apertura dei collegi attualmente chiusi».
Samantha Dell’Edera