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IN CAPITANATA IL TASSO PIÙ ALTO DI DISOCCUPAZIONE IN PUGLIA: È AL 16%, 36MILA PERSONE IN CERCA DI LAVORO. I DATI ISTAT RELATIVI AL 2024. SONO 186MILA GLI OCCUPATI, 7MILA IN PIÙ DELL’ANNO SCORSO

È Foggia la provincia con il tasso di disoccupazione più alto in Puglia stando ai dati Istat sul mercato del lavoro: nell’ultimo quadrimestre del 2024 si attesta al 16%. Nel 2023 era al 17,6%.

In Puglia, il tasso di disoccupazione è sceso ad una sola cifra, con il 9,3%, per la prima volta nella storia economica pugliese, fanno notare dalla Regione. A Bari si ferma al 5,6%, il dato più basso. A Taranto, Brindisi e Lecce si attesta intorno al 10%.

Nel Foggiano, il tasso di disoccupazione sale al 17,3% tra le donne. In Capitanata sono 36mila le persone in cerca di lavoro. Sono 186mila, invece, gli occupati. Nel 2023 erano 179mila. Il tasso di occupazione si attesta al 47,4%, quello femminile è al 36,4%. I lavoratori dipendenti sono 141mila, 24mila occupati lavorano nel settore dell’agricoltura, dato più alto in Puglia dopo Bari a 27mila. Altri 24mila lavorano nell’industria in senso stretto, 16mila nelle costruzioni, 25mila nel commercio e 96mila in altri servizi.

I dati a livello regionale sono incoraggianti: il 2024 si chiude con 1 milione 304mila occupati in Puglia, il numero più alto di lavoratori dal 2018, rimarcano dalla Regione. Sono 11mila gli occupati in più rispetto al 2023, mentre il tasso di occupazione sale al 51,2%.

La città di Bari, evidenziano dalla Regione, spicca “come un’assoluta eccellenza nazionale”, con 122mila occupati e un tasso di occupazione che sale al 59,7%.  Nel capoluogo il tasso di disoccupazione scende per la prima volta al 5,1% “sempre più simile a quello della più trainante tra le città italiane: Milano, dove il tasso di disoccupazione si attesta al 5%”, fanno notare.

Sono numeri che “attestano una performance migliore della Puglia rispetto alla media del Mezzogiorno”. Il tasso di occupazione pugliese, al 51,2%, stacca di quasi due punti percentuali quello del Mezzogiorno (49,3%), mentre quello di disoccupazione (9,3%) migliora di 2,6 punti il dato medio di Sud e isole (11,9%).

“Questi dati – sottolinea il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano –  sono l’attestazione di un miglioramento, ma anche lo stimolo a fare di più per consolidarli e per rendere la nostra regione ancora più attrattiva. Siamo al lavoro per fare della Puglia un polo nazionale di innovazione, per stimolare le idee dei nostri giovani e trasformarle in imprese di successo su tutti i mercati e soprattutto per trattenerle in Puglia, dove sono nate e si sono formate grazie ad un sistema dell’università e della ricerca che le ha nutrite e potenziate”, conclude Emiliano.

“Oggi – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci – leggiamo i risultati di politiche di incentivazione favorite da strumenti agevolativi regionali come Contratti di Programma, Pia, Nidi, TecnoNidi e tanti altri che hanno sostenuto e portato in Puglia imprese e innovazione e che hanno spinto l’occupazione: agli oltre 41mila nuovi occupati generati dagli 8,4 miliardi di investimenti della programmazione 2014-2020, già si aggiungono più di 3.500 nuove unità richieste per la realizzazione dei progetti della programmazione 2021-2027, partita da poco più di un anno.

Stiamo lavorando con tutti i Dipartimenti regionali, con Puglia Sviluppo e con le altre Agenzie e Società in house, con il partenariato sociale, il sistema universitario e quello bancario perché la Puglia diventi sempre più capace di attrarre talenti e di farli restare”.

foggiatoday