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TERREMOTO/ TREMA LA TERRA SUL GARGANO NIENTE DANNI MA QUANTA PAURA. AVVERTITO ANCHE A BARI E A MATERA. TORNATA LA NORMALITÀ, LA GUARDIA RESTA ALTA

 Protezione civile, vigili del fuoco e forze dell’ordine hanno verificato la stabilità soprattutto degli edifici più vecchi o di quelli abbandonati.

Solo una grande paura, qualche scena di panico dopo la prima scossa e per fortuna nessun danno a cose e persone e agli edifici abitati, in particolare quelli del promontorio del Gar­gano più vicini all’epicentro ov­vero Lesina, San Nicandro Garganico ed Apricena.

La forte scossa dell’altra sera, 4.9 della scala Mercalli come pub­blicizzato dall’Istituto di geofisi­ca, è stata accompagnata da un lungo sciame che ha comunque disperso la sua potenza man ma­no che trascorreva il tempo.

In tutto sono state 14 le scosse di terremoto che hanno interessato la costa garganica ed il nord della Puglia (compreso il Barese) re­gistrate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

La prima scossa di terremoto di magnitudo 4.7 è stata registrata tra i Comuni di Lesina e San Nicandro Garganico, ed è stata seguita alle ore 20.42 da una nuova scossa di magnitudo 2.9, registrata sempre lungo la co­sta garganica. Sono seguite altre cinque scosse di assestamento, la più forte alle 21 di magnitudo 3.8.

Uno sciame sismico che ha fatto scattare l’allerta alla prefettura di Foggia per il coordinamento delle varie attività di controllo attra­verso le forze dell’ordine dislo­cate sul territorio, i Vigili del fuoco e la Capitaneria di porto che al largo della costa garganica ha mo­nitorato per l’intera giornata di ieri eventuali onde anomale.

Come detto la situazione più preoccupante si è registrata a San Nicandro Garganico dove ieri il sindaco Matteo Vocale, ha aperto il Centro operativo comunale e disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per con­sentire ai tecnici le verifiche. Lu­nedì le scuole dovrebbero riapri­re tutte. Qualche lesione seria è stata invece registrata nel centro storico di San Nicandro ma sono state rilevate solo in un paio di edifici abbandonati da decenni.

«Sono terminate le operazioni di verifica delle zone a rischio crollo da parte della Protezione Civile comunale, unitamente ai Vigili del Fuoco, Carabinieri, Po­lizia Locale e volontari Avers. So­no state rilevate alcune crepe in edifici disabitati nella zona sto­rica: le aree saranno messe in si­curezza», ha spiegato il sindaco Vocale.

Complice la situazione balleri­na dei «Campo Flegrei» la scossa al largo del Gargano è stata as­sociata a quanto sta accadendo in Campania, ma si tratta di due questioni diverse come spiegato dall’Ordine dei geologi. In ogni caso la prima scossa nelle acque dell’Adriatico tra il promontorio del Gargano e le iso­le Tremiti è stata avvertita da Pe­scara a Matera, oltre che in Pu­glia.

gazzettamezzogiorno